Home > menù degustazione > ricette cineletterarie > A cena da Bridget Jones: tagliatelle con pesto di spinaci e carpaccio di tonno

A cena da Bridget Jones: tagliatelle con pesto di spinaci e carpaccio di tonno

Culture. Eat it

26 Gennaio 2018

ricette cineletterarie

A cena da Bridget Jones: tagliatelle con pesto di spinaci e carpaccio di tonno

di Kristel Cescotto

Farò la diversamente buonista e lo dico: io Bridget jones non l ho mai sopportata troppo.
Il diario di Bridget Jones l’ho visto una volta e non lo vidi mai più, tanto mi ha urtato il sistema nervoso coi suoi mutandoni. Ma puoi conciarti a quel modo ad un appuntamento con Hugh Grant?
Che poi, anche qui, Bastian Contrario as usual, non mi piace più di un qualsiasi membro x del sesso opposto che può incrociare inosservato il mio cammino – ma so dover stare a rappresentare il bonazzo della situazione.
Però vi dirò che nel sequel, visto solo grazie al fatto che il cinema quella sera non offriva nulla di più accattivante [e complice della felicità/fattanza che mi pervadeva le membra dopo essermi scofanata mezzo quintale di pop corn caramellati mandati giù con un litro di Coca Cola per un totale di 3729593% della dose giornaliera di zuccheri ingerita] mi è diventata simpatica.

Un po’ come quando ti capita di conoscere una persona che proprio sai esserti totalmente incompatibile e credi mai riuscirai nell’impresa di fartela piacere e poi, d’un tratto, la stessa familiare sensazione di non sopportarla dà il benvenuto a quella dell’affetto nei suoi confronti.



My bipolar is awesome
anche con i personaggi dei film.

Forse la repulsione verso la prima Bridget era così forte perchè mi attanagliava le membra il fatto che fosse così irrimediabilmente looser e che invece di fare qualcosa per cambiare la sua posizione si piangeva addosso.
Sarà stata la sua irrimediabile sciatteria, il suo essere brillante solo nei suoi pensieri?
O forse il fatto che si repelleva del suo stesso sovrappeso mangiando una schifezza ipercalorica condita dalle lacrime?

Forse, inconsciamente, il mio problema con lei era che temevo un giorno di diventarla.
Di ingrassare ed odiare la mia ciccetta piangendo lacrime amare consolata dai morsi di un donut glassato.
Forse sì. O forse sono solo una brutta persona.
Forse sarei dovuta appartenere a Serpeverde ma ho voluto stare con i Grifondoro. 
Chiedo a ogni Bridget che esiste al mondo di perdonarmi con queste tagliatelle al pesto di spinaci e carpaccio di tonno che le dedico assieme a un bacino e al sito di un negozio di lingerie delizioso sussurrato all’orecchio come mio modesto ramo d’ulivo portato nel becco.
Scambiamoci un segno di pace.
Ce lo scambiamo anche io e la Bridget inside me che tento di reprimere, ma che inevitabilmente mi abita.
Mi chiedevo di cosa si nutrisse una Bridget Jones.
Di cibo spazzatura of course, a random, di qualsiasi foggia, soprattutto nei momenti di crisi. Non erano belle ricette da raccontare.

Allora ho pensato di prendere spunto dalla “raffinata” cena da lei preparata per una soirée in compagnia.
La zuppa di porro ve l’ho già raccontata (non era blu ma la sostanza non cambia), allora ho preso spunto dalla seconda portata che la cara vecchia comica disastrosa Bridget aveva previsto per la cena con quei simpaticoni dei suoi amici. Estrapolata da un menù attentamente studiato su un libro di ricette di Marco Pierre White, prevedeva: “Tonno alla Griglia su Vellutata di Concentrato di Pomodorini Ciliegia con Confettura d’Aglio e Patate Fondant”.

Questo tanto decantato tonno non mi ispirava poi tanto.
Ed è così che il trasformista si è unito a delle tagliatelle fresche all’uovo, un salutare e gustoso – normalmente verde, senza elastici coloranti – pesto di spinaci , un capriccioso carpaccio di tonno pinne gialle.

È davvero favoloso andare a cena da Bridget: si mangia cibo da Guida Michelin in un ambiente bohémien.

Se Bridget avesse cucinato questo piatto forse la sua vita non sarebbe stata più la stessa. E passare da Il diario di Bridget Jones a Sliding Doors è un attimo.

Ma Bridget di tutto il mondo unitevi e preparate queste tagliatelle per ogni Mark Darcy che vi capiterà tra le mani.

 


Facili, sicure, infallibili, sforzo minimo, effetto massimo. Una volta assaggiate non avrà più scampo.


Tagliatelle con pesto di spinaci e carpaccio di tonno – la ricetta

INGREDIENTI (per 5 invitati al tavolo di Bridget)

  • 300 g di spinacini freschi
  • 30 g di pinoli sgusciati
  • un pezzettino mignon di aglio
  • 5 cucchiai di Grana grattugiato
  • 8 cucchiai di olio d’oliva extravergine
  • 500 g di tagliatelle fresche all’uovo
  • 100 g di carpaccio di tonno pinne gialle affumicato
  • sale e pepe nero q.b.
  • zeste di limone q.b.
  • mandorle a lamelle q.b.

PROCEDIMENTO

  1. Lava e asciuga gli spianci. Tritali nel mixer assieme all’olio, al sale e all’aglio.
  2. Ottenuta una crema, aggiungi i pinoli e il grana. Trita nuovamente sino ad ottenere un pesto fine.
  3. Cuoci le tagliatelle fresche in abbondante acqua salata.
  4. In una padella antiaderente (meglio se ampia e dai bordi alti) salta le tagliatelle appena scolate con poca acqua di cottura e il pesto di spinaci.
  5. Impiatta mettendo sulla base del piatto due fette di carpaccio di tonno e sopra, a nido, le tagliatelle verdi. Finisci con qualche lamella di mandorle, qualche spinacino, una macinata di pepe nero e un pizzico di zeste di limone.
  6. Le jeux son faits e la cena è salva.

 

Le tagliatelle al pesto di spinaci con carpaccio di tonno sono anche una buona scusa per concedersi una pasta coi fiocchi se vi sono avanzati degli spinaci freschi dalla preparazione della zuppa detox di spinaci e zenzero della sera prima (oppure avete cenato un piattone di quinoa con verdure? Infondo, chi sono io per sapere cosa avete cenato).

 

Piatto e tazza:  La Fornacina Keramik Studio

MENTRE ASSAGGI ASCOLTA:

Photos: Sara Cartelli

SPREAD THE CULTURE

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo subito!

Autore

Kristel Cescotto

Omnia vincit amor

email me

follow me

Kristel Cescotto

biografia:

Cogitatrice impegnata, praticante dell’Amore Universale, su di lei nemmeno una nuvola. A 30 anni non ha ancora la minima idea di come vuole essere a 32: una, nessuna ma forse non centomila. Grazie al cielo tutto scorre. Panta rei. E alla fine, come in uno splendido giardino Bahai, verrà estasiata da un’illuminazione. E vivrà per sempre felice e contenta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

NEWSLETTER

Join the eat culture

La cultura da mangiare che
non teme la prova costume.

Entra a far parte
della nostra famiglia!