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bullet coffee e la bulletproof diet

Culture. Eat it

30 Giugno 2017

food

Caffè e burro uniti nella nuova frontiera della dieta: il (folle) bullet coffee e la bulletproof diet.

di Kristel Cescotto

Si chiama bullet coffee ed è l’ultimo ritrovato in campo diete, appena arrivato dagli States.

So che vi state chiedendo: “e che cavolo è?”. Presto detto: un doppio espresso corretto con burro e olio di cocco. Alias un attentato al colesterolo servito in tazza d’argento? Eppure, a detta di star, invasati di diete e campioni sportivi che lo consumano abitualmente, sarebbe una manna dal cielo per dimagrire e fare il pieno d’energia.

Letteralmente, tradotto, bullet coffee significa “caffè proiettile” – che sia per il fatto che lo bevi e poi ti tuonano le coronarie?  È parte fondamentale di un nuovo, quanto a prima vista folle, regime alimentare ideato da Dave Asprey: la bulletproof diet. Il signore in questione non è il primo che passa per strada eh. È solo il Presidente dell’Istituto di Sanità della Silicon Valley, e, guardacaso, ha da poco immesso sul mercato tutta una serie di prodotti – a suo dire – in grado di tagliare l’apporto calorico e il senso di fame, aumentare la concentrazione e diminuire il grasso corporeo in eccesso, mantenendo mente smart e corpo strong tutto il dì. C’è chi non cambierebbe la propria colazione a base di cappuccino e brioche con nulla al mondo, eppure… che ne valga la pena? Con un alto tasso di dubbiosità in merito ad una risposta affermativa alla domanda precedente, cerchiamo di capirne di più.

Dunque, in cosa consiste la “bulletproof diet”?

Questa dieta consisterebbe, step n° 1 , nell’iniziare la giornata sostituendo la nostra normale colazione all’italiana con un caffè, un cucchiaio di burro di alta qualità e alcune gocce di olio di cocco. Questa colazione “a prova di proiettile” si basa sul principio che il burro sia meno dannoso dello zucchero e basa la sua efficacia sulla chetosi, un processo metabolico che si innesca quando il nostro organismo è in deficit di zuccheri nel sangue e comincia ad intaccare le scorte adipose portando a un dimagrimento. La bulletproof diet, come tutte le diete ad elevato contenuto di grassi e proteine animali (eh sì amici proprio come la cara vecchia Dukan), va seguita solo dopo avere consultato un medico. Ovviamente il bullet coffee sarebbe solo il primo passo per ottenere i risultati tanto acclamati. Come tutti i regimi alimentari dietetici anche questo necessita di un’equilibrata e costante attività fisica coadiuvata da un’alimentazione che segua i dettami della bulletproof diet. Le linee guida sono abbastanza didascaliche e prevedono le seguenti mosse:

  • Consumare piatti a base di carne, pesce o formaggi conditi con olio o burro di ottima qualità accompagnati da verdure di stagione;
  • Evitare di consumare troppa frutta ad elevato contenuto di zucchero;
  • Evitare il consumo eccessivo di cereali e alimenti contenenti glutine;
  • Bandire dalla propria tavola additivi, coloranti e aspartame.

 

Come preparare un “bullet coffee” a regola d’arte

Che il bullet coffee sia la tendenza del momento è comprovato dal fatto che negli States e in Inghilterra sia ormai normale trovare nel menù delle tavole calde la dicitura “bullet coffee”, “fat black” o ancora “smart coffee”. Ma vediamo assieme come prepararlo homemade. C’è una premessa fondamentale da fare: non si tratta di rimescolare un po’ di burro in un caffè qualsiasi, gli ingredienti da utilizzare, per produrre il loro magico, mistico, fantasmagorico effetto, devono essere rigorosamente di ottima qualità. La ricetta “segreta” comprende:

  1. una tazza doppia di caffè espresso selezionato di ottima qualità. Il caffè deve contenere un livello minimo di tossine e garantire il livello più alto possibile di prestazione.
  2. Un cucchiaio di olio organico di cocco puro;
  3. un cucchiaio di burro biologico non salato, proveniente da mucche allevate a pascolo e alimentate con sola erba.

Quella che otteniamo mescolando i 3 ingredienti è una pozione, pare, miracolosa. Eppure vi confesso che di primo acchito – modalità prevenuta: on – il conato era in assalto dietro l’angolo.

David Asprey e l’illuminazione tibetana

La bulletproof diet non è niente di nuovo sul fronte occidentale. Nulla si crea e nulla si distrugge, non è nient’altro che un adattamento occidentale del tradizionale tè tibetano addizionato con burro di yack.

L’illuminazione sulla via dell’Himalaya è venuta in mente ad Asprey durante un viaggio in Tibet quando, stremato da un’escursione in alta quota, si sarebbe immediatamente ripreso dopo aver bevuto un tè nel quale era stata sciolta una noce di burro di yack, solitamente usato da sherpa e scalatori come comune energizzante. È così che ha pensato di adattare la ricetta di questa bevanda magica ai gusti occidentali – e al sapore del business. Il bullet coffee, dunque, non è altro che una vecchia tradizione con nuova veste e nuovo nome, coniato dal suo inventore, traghettando l’esperienza del tè al burro di yak consumato a quasi 6.000 metri in Tibet nel mondo del caffè e del marketing.

 

Le 7 buone ragioni per convertirsi al bulletproof coffee a colazione – momento #autoconvinzione.

  1. La caffeina è uno stimolante energetico che aumenta il metabolismo e riduce la sensazione di sforzo.
  2. Il burro grass-fed, oltre a combattere i radicali liberi, ha un alto contenuto di colesterolo buono e vitamina K2, che decalcifica le arterie e aiuta l’acido linoleico a bruciare i depositi di grasso.
  3. L’olio di cocco contiene acido laurico, d’aiuto al sistema immunitario e agli acidi grassi a catena media che si comportano come carboidrati, metabolizzando direttamente nel fegato e donando più energia per grammo.
  4. È un’alternativa all’aggiunta di zucchero e latte all’espresso per chi (come me) non beve il caffè amaro evitandoci di aggiungere alla nostra dieta quotidiana zuccheri di troppo.
  5. È ricco di Omega 3, essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo, ma anche per prevenire disturbi alle coronarie, infiammazioni, pressione alta e altri frequenti piccoli fastidiosi disturbi.
  6. È ricco di vitamina K, che aiuta le ossa a rimanere forti nel tempo contrastando l’insorgere di osteoporosi.
  7. Contiene acido linoleico, utile per tenere a bada la sensazione di fame nei regimi alimentari ipocalorici.
  8. Dona un senso di sazietà che dura a lungo, attenuando la sensazione di “stomaco vuoto” a metà mattina data dai picchi glicemici – conseguenza di una colazione a base quasi esclusiva di zuccheri.
  9. Pare riduca gli effetti negativi del caffè in soggetti con problemi di stomaco, che potranno finalmente godere di un espresso senza effetti collaterali.
  10. Contribuisce ad aumentare i livelli di energia, rivelandosi molto utile a metà mattina o pomeriggio se dobbiamo lavorare molto, fare sforzi fisici e mantenere la concentrazione.

 

Tutto molto bello, ma che la bulletproof diet funzioni davvero?

Inutile dirlo, parecchi nutrizionisti storcono il naso di fronte a questa “miracolosa” dieta. La colazione è considerata dalla maggior parte degli esperti il pasto più importante della giornata ed è consigliabile che sia sana, variegata e nutriente. I detrattori, inoltre, lamentano il fatto che la bulletproof diet non sia frutto di una ricerca da parte di un medico specialista in alimentazione e nutrizione, ma sia solo il prodotto di un imprenditore nel settore delle nuove tecnologie – e del suo recente best seller The bulletproof diet.

Senza menzionare le onnipresenti ricerche dell’Università del Massachussetts – avete mai notato che di qualsiasi cosa si parli viene menzionata? Avrà il monopolio delle ricerche? Ci saranno dietro i burattinai delle sorti dell’equilibrio mondiale? Le banche? La lobby del tabacco? Adam Kadmon? – sappiamo già da noi che non bisogna credere che quella di Asprey sia la colazione perfetta e adatta a tutti.

“Esperti” hanno fatto notare che un regime dietetico come quello della bulletproof diet ha senso solamente quando l’organismo è impegnato in un’attività particolarmente dispendiosa a livello energetico, come ad esempio la scalata di una montagna, mentre difficilmente potrà far perdere peso per chi conduce uno stile di vita sedentario.


Eppure i sostenitori, anche celebri, non mancano. Non che questo faccia testo. Anche Trump è stato votato Presidente degli Usa.


Il mio pensiero a riguardo è, San Tommaso docet, finchè non provo non posso parlare. Il problema è che la mia cara intolleranza al lattosio mette i bastoni tra le ruote alla volontà di immolarmi come cavia per il bene della scienza e di voi lettori di The Eat Culture. Attendo novelle di nobili volontari avanguardisti che magari l’hanno già testato. Sono curiosa. Però vi dico che provare non costa nulla. Non si parla di un regime alimentare poi così terribile (se fatto “con testa” e per brevi periodi). Non è caffè al cianuro. Magari sarà la svolta, e con minimo sforzo.

Magari davvero prima di scalare l’Himalaya è proprio quello che ci serve. Ma, diciamocelo, quanti di noi si svegliano e poi vanno a scalare l’Himalaya?

Ognuno si risponda da sè.

 

Ph. Sara Cartelli
© The Eat Culture

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Autore

Kristel Cescotto

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Kristel Cescotto

biografia:

Cogitatrice impegnata, praticante dell’Amore Universale, su di lei nemmeno una nuvola. A 30 anni non ha ancora la minima idea di come vuole essere a 32: una, nessuna ma forse non centomila. Grazie al cielo tutto scorre. Panta rei. E alla fine, come in uno splendido giardino Bahai, verrà estasiata da un’illuminazione. E vivrà per sempre felice e contenta.

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