Culture. Eat it
9 Ottobre 2015
antipasti e finger food
Fiori di zucca in tempura ripieni di stracciatella e gamberoni
È stata la nostra prima volta. La nostra prima ospite nella cucina di The Eat Culture. Giulia, mia amica da una vita, o forse qualcuna in più. Io la adoro ma la cucina per lei è un po’ come il Natale per il Grinch, c’è dell’astio reciproco. Amo come mi guarda quando cucino, un po’ come la guardo io quando è intenta a lavorare su Photoshop: come se l’una agli occhi dell’altra stesse compiendo delle magie straordinarie. Sguardi colmi di curiosità e stupore, occhi incantati di quando eravamo bimbe. Come quando le ho insegnato a fare le pizzette con la pasta sfoglia.
Giulia questi fiori li ha adorati, ne mangerebbe di continuo dice. Questa ricetta l’ho scritta un po’ anche per lei, la mia Amica. Sia mai che avendo visto quanto facile è stato prepararli e quanto buoni sono, non le venga voglia di provarci. E li sì che Giulia 1 – Cucina 0.
INGREDIENTI
- una ventina di fiori di zucca
- 200 gr. di ricotta
- 300 gr. di stracciatella o burrata vaccina
- 6 gamberoni
- olio evo, sale, pepe q.b.
Per la tempura
- 250 gr. di farina 00 o di riso
- 330 ml. di birra freddissima
- 1 cucchiaino di sale
- olio di mais per friggere q.b.
Difficoltà: Sembra difficile ma non lo è, mano sul cuore
Colonna Sonora consigliata: Vincent di Don McLean
PROCEDIMENTO
Iniziate preparando I fiori: delicatamente, molto delicatamente bisogna eliminare il pistillo ed il gambo. La via più semplice e sicura è tagliare l’estremità inferiore del fiore, due piccioni con una fava: il gambo se ne va ed il pistillo basta estrarlo dall’interno, riducendo così il rischio di rompere il fiore. Bene, ora passateli altrettanto delicatamente in una boule di acqua fredda per lavarli e asciugateli su della carta assorbente. Mettete da parte.
Ora passiamo al ripieno. In una boule schiacciate con una forchetta la ricotta ben scolata dal suo liquido (quelli che la vogliono fare complicata vi direbbero di “setacciarla con un colino”, ma questa è una di quelle operazioni che mi fa davvero alzare gli occhi al cielo, dunque nevermind. Che poi vuoi mettere sentire sotto i denti un pezzetto di ricotta seguito dal filare della stracciatella?) e aggiungeteci la stracciatella. Mettete a riposare qualche minuto in frigo.
Scottate i gamberi in un wok con un filo d’olio, giusto mezzo minuto per lato e, se vi va, aromatizzate con un pizzico di paprika dolce.
Eliminate il carapace e ricavate dalla polpa un ragù grossolano che andrete ad aggiungere alla crema di formaggi, aggiustando di sale. Non dimenticate di aggiungere alla crema anche quel sugo divino che è rimasto dalla cottura dei gamberoni, fino all’ultima goccia.
Non vi resta che farcire I fiori di zucca. Con una sac a poche riempite i fiori uno ad uno, senza esagerare col ripieno che tenderà a crescere leggermente in cottura.
Ora preparate la pastella: mescolate a poco a poco con una frusta la farina con la birra (mi raccomando deve essere davvero fredda al limite del ghiacciato, è fondamentale per provocare lo shock termico in cottura e la conseguente croccantezza) e salate. Immergete uno ad uno i fiori nella tempura e tuffateli nell’olio bollente, rigirate un paio di volte e vedrete che in pochissimo tempo i vostri fiori cominceranno a dorare. Scolateli su della carta assorbente e mangiateli non appena si intiepidiscono.
Consiglio furbo: il guaio dei fiori di zucca in tempura è che se non vengono consumati subito si ammosciano, sopratutto se ripieni. E quando ciò succede non è bene. Dunque se per caso vi dovesse avanzare una porzione, state lontanissimi dal microonde. Scaldate il forno a 180°, e rianimateli per una decina minuti. Altro che Lazzaro, loro sì che resuscitano per davvero – Suggerimento testato e approvato dalla sottoscritta.
Photography: Sara Cartelli.
© Immagini The Eat Culture.
Autore
biografia:
Cogitatrice impegnata, praticante dell’Amore Universale, su di lei nemmeno una nuvola. A 30 anni non ha ancora la minima idea di come vuole essere a 32: una, nessuna ma forse non centomila. Grazie al cielo tutto scorre. Panta rei. E alla fine, come in uno splendido giardino Bahai, verrà estasiata da un’illuminazione. E vivrà per sempre felice e contenta.