Culture. Eat it
16 Giugno 2015
Se tutto è giusto non c’è niente di sbagliato. Però una direzione la devi prendere. Sei al bivio, ci sono tre strade, da che parte vai? Il problema non è scegliere la strada giusta è stare fermi. Se sei fermo non stai producendo nulla. Davanti a te non hai più le tre strade, hai il vuoto. E allora cominci a invidiare chi la sua strada ce l’ha. Non è un’invidia cattiva è una forma d’ammirazione. Parlo di quelli che hanno una passione, un’unica passione, e la perseguono con tenacia, determinazione, coraggio. Loro sì, sanno dove andare. Sono sulla loro strada.
Non è una strada facile, è una strada in salita, tortuosa, piena di buche, quelle che ti fanno cadere e sbucciare le ginocchia. Ma loro, loro si rialzano sempre, con tutti i graffi. Vanno avanti, perché non si sono rotti niente. Colpiscono l’ostacolo e lo superano. Sono quelli che lavorano di giorno e coltivano la loro passione di notte. Quelli che passano le giornate a creare, disfare, realizzare. Sono quelli che se prendono una porta in faccia, passano alla porta accanto. Quelli per cui un no, non è un no e un sì, è un motivo d’orgoglio. Sono quelli che si sporcano le mani. Quelli che non temono di rompersi un’unghia. Sono quelli che ci mettono tutto: cuore, testa, ingegno, idee. Se pensi sia difficile trovarle, queste persone, sappi che ti sbagli. Esistono. Sono reali. Vorrei farne parte anch’io, ma non lo sono.
No, non sono una di queste persone. Io sono quella persa, quella che sta al bivio, quella davanti alle tre strade. Sono quella che le percorre tutte e tre. Perché se non ti perdi, se non sperimenti, se non corri il rischio, la strada giusta non l’imboccherai mai. Ed è meglio una strada sbagliata, piuttosto che nessuna strada.
P.s. Questo post è dedicato a tutti gli artigiani, i crafter, gli artisti e i creativi che ho conosciuto in questi anni. È un ringraziamento, per ciò che mi hanno dato. Arrivi a un punto in cui devi fare il punto. Questo è il mio.
Autore
biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.
Bellissima riflessione!