Culture. Eat it
14 Marzo 2016
A volte alla vita chiediamo di rallentare per darci solo un momento.
Quel momento per raccogliere le idee e dire quello che pensiamo, per affrontare una situazione difficile, per riflettere se dire di sì o di no. Parlo di quell’attimo sospeso in cui vengono raccolti aspettative, desideri e paure. Sappiamo infatti che non basta decidere che è il momento di fare qualcosa perché ciò accada, così come quando ci si innamora e ciò non basta ad essere ricambiati. Eppure tra queste sette miliardi di persone “ci sono quelle che amiamo. E poi ci sono tutte le altre. Che sono tantissime. Le prime invece sono poche.”
È della scelta d’amare che Chiara Gamberale ci parla in “Adesso”, il suo ultimo romanzo. Adesso è quel momento che la vita ha in serbo per ciascuno di noi, dopo il quale nulla è più come prima. È quell’accesso alla felicità, a quel preciso istante in cui capisci che la persona che stai guardando “non passerà” perché è diversa da quelle incontrate fino ad ora, perché lei è la tua “personacasa”.
Così accade a Lidia e Pietro, i personaggi “ammaccati” di questa storia: Lidia, in ritardo sulla vita, è ancora figlia quando l’età la vorrebbe madre, preferisce essere libera anziché felice ma poi non sa più che farsene di tutta quella libertà. Pietro, con il suo controllo delle emozioni (dolore compreso), è introverso ed ancorato al suo passato con la paura di chi sa che a volte ci si dimentica “di amare l’altro o di ricordarsi che l’altro ci ama”. Essi non hanno fatto i conti con il loro cuore, un muscolo involontario che non teme di rischiare e per una volta anche loro provano a non avere nessuna esitazione (o quasi).
È giunto il tempo di amare.
“Quando? Adesso” – o mai più aggiungerei.
Dove? “sotto le costole, all’altezza della pancia”!
Perché? perché – non so voi – ma a me piacerebbe farmela “bastare sempre e comunque l’esistenza con quella persona”. Per dirla alla Gamberale mi piacerebbe farcela al primo giro e concorrere al Nobel per la pace in questo folle anno 2016.
Al “per sempre” non vale la pena pensare se lui/lei è qui, adesso.
Durata della lettura: da adesso per le prossime tre sere
Photography: Sara Cartelli.
© Immagini The Eat Culture.
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.
