Home > libri > IL LIBRO SUL COMODINO: ATLANTE DEI LUOGHI MALEDETTI

Culture. Eat it

7 Marzo 2016

libri

IL LIBRO SUL COMODINO: ATLANTE DEI LUOGHI MALEDETTI

di Ramona Lucarelli

“Maledetto sia il suolo per causa tua!”
Nelle prime pagine della Bibbia (Gen 3,17) Dio si rivolge così ad Adamo il quale, a causa della sua disobbedienza, verrà cacciato insieme ad Eva dal giardino dell’Eden per sopravvivere in una terra infeconda; con dolore e sudore infatti la lavorerà e lì vi farà ritorno, dove la sua vita ha avuto origine.

Da quei tempi migliaia di anni sono trascorsi e quella stessa terra è diventata la casa di “un’umanità che ha trovato maniere più efficaci per maledire se stessa”. Lavori di ogni sorta sono stati inventati e l’aratura e la pastorizia non sono certo da annoverare tra i più ingrati.

Come sappiamo però la maledizione di una terra non sempre ha a che fare con l’opera dell’uomo. Nell’immaginario collettivo essa richiama parole come “superstizione”, “mistico”, “oscurità” e…“morte”: i luoghi definiti maledetti esercitano da sempre un certo fascino perché il silenzio e il mistero che li circondano o le condizioni climatiche avverse che li abitano – quasi al limite del soprannaturale – attraggono e respingono con la stessa intensità.

Un villaggio sospeso sulla roccia,
una zona invasa dai pipistrelli,
una laguna avvelenata,
miniere sotterranee,
una foresta suicida,
una diabolica casa coloniale

sono solo alcuni tra i luoghi che potrete trovare nell’Atlante dei luoghi maledetti del giornalista e scrittore Olivier Le Carrer. E ricordate: “Il fascino dell’ignoto domina tutto”.

 

Durata della lettura: un paio di settimane

Atlante dei luoghi maledetti_2

Atlante dei luoghi maledetti_3

Photography: Sara Cartelli.
© Immagini The Eat Culture.

SPREAD THE CULTURE

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo subito!

Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

email me

follow me

Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

NEWSLETTER

Join the eat culture

La cultura da mangiare che
non teme la prova costume.

Entra a far parte
della nostra famiglia!