Culture. Eat it
16 Novembre 2016
Sono molti a subire il fascino del mito, quel fascino racchiuso nel tempo del racconto che come per magia abbraccia passato, presente e futuro perché di fatto non esiste tempo al di fuori di esso. Il mito è eternamente presente. Tale è la forza della sua narrazione che la tradizione orale lo conduce fino ai nostri giorni; forse perché le storie di Apollo e Dafne, di Orfeo ed Euridice sono un po’ anche le nostre storie. Esse continuano a parlare di noi, a noi, e sentiamo di poterci ancora rispecchiare in esse, di poter ancora cercare al loro interno delle risposte.
È questo lo spirito di Paola Mastrocola che nel suo nuovo libro L’amore prima di noi ci fa dono di racconti favolosi nei quali dà a storie antiche dialoghi nuovi, usando il linguaggio di uomini e donne del nostro tempo. È così che parla una moderna Euridice:
se ti seguissi, mi riporteresti alla solita vita, giornate che finiscono e ripartono, e alla fine ci lasciano invecchiati, di nuovo sull’orlo di lasciarci. L’amore è lontananza, si nutre di distanze impercorribili. Non ho bisogno di vivere con te. In questo buio dove non ti vedo e non ti ho, è perfetto amarti. Fare a meno di te è l’amore.
È una sorpresa leggere di eroi ed eroine umanizzati, afflitti da dubbi e paure terrene, quasi a volerci dire che l’amore è sempre soltanto amore, che le sue regole sono le stesse che tu abbia una vita fragile e finita o che tu sia immortale.
Durata della lettura:
ogni sera un mito della buonanotte
Ph. Sara Cartelli
© The Eat Culture
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.
