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25 Ottobre 2016

storie

La felicità

di Valentina De Simone

Apro gli occhi nella tua camera.
Davanti alla mia faccia un dipinto è appoggiato al muro, per terra.
Con l’indelebile ci hai scritto sopra: “La vera sfida non è essere favolosi, ma normali”, lo leggo con un solo occhio aperto.

Oggi è il 24 di Settembre.
Allungo la mano sotto il letto
Se mi ricordo bene, ieri sera, il telefono è finito li.
Io e lui sorridiamo da dentro lo schermo, il mare sullo sfondo.
“Accadde oggi” è la terza cosa che vedo dopo essermi girata verso di te e averti accarezzato i capelli.

Accadde oggi: nel 2016 persino gli strumenti di tortura sono diventati virtuali.

Fuori dalla finestra la gente passa, parlando di quanto sia difficile trovare parcheggio da queste parti, in giorno di mercato, e altre cazzate.

Mi hanno commissionato un pezzo sulla felicità. Pensavo di impostarlo in mille modi, altri da questo.
Volevo metterci a tutti i costi frasi che mi piacevano tanto, tratte da cose che avevo scritto.
Frasi sicuramente poco attinenti e menzognere, si, ma d’impatto.
Tipico per me.

“Teatralità e inganno sono armi potenti”, dicevano.
Infatti lo volevo fare perché sono tendenzialmente un’egocentrica bugiarda.

Il pezzo me l’hanno commissionato mesi fa, schedulato nella pubblicazione per Ottobre.
Ogni volta che mi mettevo a scriverlo facevo ctrl+f nell’archivio ispirazione, cercando felicità.
Mi si aprivano sempre due schede, ma niente che mi convincesse.

All’improvviso ricordo che mi hanno commissionato anche una storia su una ragazza che
muore soffocata:
perchè la mia più grande paura …
e che mi hanno consigliato di praticare la sincerità,
perchè troppo spesso ometto.

Molte persone legano la felicità alla perfezione.
Lo facevo anche io.
Io la perfezione la vivevo.

Un anno fa vivevo la perfezione, credendo di vivere la felicità.
Perchè la felicità è sogno che diventa realtà perfetta.
No?
Il mio sogno mi stava soffocando.

Questo accadde oggi non lo dice però.

Esco di casa tua dimenticando il cellulare, dove ho iniziato a scrivere un pezzo sulla felicità, in tono sincero, raccontando di una tale con la paura di morire soffocata.
Quando me ne sono accorta ho subito pensato che, a perderlo, avrei deluso tre committenti in sol colpo, che ridere.

Ho appuntamento con della gente che mi domanderà che ci faccio qui. E sono in ritardo.

Finchè torno indietro a prendere il telefono ci ripenso:
“La vera sfida non è essere favolosi, ma normali”
Sapete cosa c’è?

Che infine quando vedi che la maggior parte delle persone, delle situazioni e delle cose che ti circondano sono quelle senza cui perderesti l’equilibrio e la tua normalità, non sarebbe più la tua normalità…
Sei già felice, anche se non te ne rendi conto.

Semplice.
Non vuoi scappare altrove:
nel posto migliore,
dall’uomo perfetto.

Non ti senti soffocare.
Non vuoi omettere:
non ti serve più.

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felicita_2

felicita_3

Ph. Sara Cartelli
© The Eat Culture

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Autore

Valentina De Simone

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Valentina De Simone

biografia:

Community Manager con la passione per la sociologia, vive da sei anni tra Padova e Milano. Una volta scrisse una strampalata teoria sulla Matematica, su di un compito di Matematica. Prese zero e il prof. le disse che doveva trovare sfogo alla sua troppa fantasia se voleva abitare nel mondo reale. Comprò un block notes e iniziò a scriverci tutto quello che le passava per la testa, nacque così l’amore per la scrittura, l’amore per l’espressione.

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