Culture. Eat it
16 Settembre 2015
Tutto è già stato scritto, tutta la musica è già stata composta, tutto è già stato realizzato. Non c’è più nulla di nuovo da vedere, da sentire, da capire. L’originalità è morta con il progresso, evviva l’originalità! Oppure no. Anzi, proprio no. Se solo si provasse a smettere di rimpiangere il passato, se si vivesse nel presente, se si uscisse dalla cultura mainstream, si spalancherebbero le porte di un mondo. È un mondo celato, sotterraneo, un mondo che bisogna scoprire, ma è un mondo che esiste, è reale, è tangibile. Puoi toccarlo con mano se vuoi, puoi vederlo.
Puoi vederli i soggetti di Lola Dupré, puoi recepire le loro emozioni, le loro angosce, le loro paure, la loro solitudine. Sono talmente espressivi, da sembrare vivi. Ma loro, sono composti unicamente di carta. Perché carta e forbici sono gli strumenti del mestiere di Lola Dupré. Un’artista eclettica che ha saputo reinventare un’arte antica come quella del collage. Infiniti minuscoli pezzettini di carta e tantissime ore di lavoro portano alla realizzazione di opere uniche e originali, ispirate alla cultura Dada e alle attuali manipolazioni digitali.
Ispirate e non palesemente copiate sia chiaro. Perché Lola Dupré fa parte di quel piccolo mondo sotterraneo, quel mondo che facendo tesoro del passato riesce a dare vita alla novità. Perché la creatività non conosce limiti, altrimenti si chiamerebbe normalità.
www.loladupre.com
www.behance.net/loladupre
Image courtesy: Lola Dupré
All images © Lola Dupré, all rights reserved
Autore
biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.