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Guido Catalano - Ogni volta che mi baci muore un nazista

Culture. Eat it

22 Maggio 2017

il libro sul comodino

Il libro sul comodino: Ogni volta che mi baci muore un nazista

di Ramona Lucarelli

Catalano, ci risiamo!
Stringo tra le mani Ogni volta che mi baci muore un nazista di Guido Catalano e non posso non sorridere.

Catalano ci è riuscito, ha sdoganato un tabù che confinava la poesia agli struggimenti amorosi, che faceva scrivere d’amore solo attraverso l’imbuto della sofferenza e del dolore inflitto.

“Sei la cosa migliore che mi sia capitata negli ultimi tempi.”
“Non sono una cosa.”
“Si fa per dire.”
“Dillo meglio.”
“Sei l’evento migliore che mi sia capitato negli ultimi tempi.”
“Evento?”
“Si, con un gran bel culo.”
“Approfondisci il concetto di ultimi tempi.”
“DC.”
“Democrazia Cristiana?”
“Dopo Cristo.”
“Ok.”

Si può ridere ad un reading di poesia e si può sorridere leggendola da soli: è un po’ quello che succede con le poesie di Catalano, un autore che ancora si lusinga per l’ilarità suscitata nel pubblico.

Oggi alla fermata del 57
eri così bella e così stanca
che non riuscivi neanche ad arrabbiarti
quando ti dicevo
che ti volevo da pazzi.
Eri così abbronzata e triste
che ti avrei abbracciata
con il rischio
d’attraversarti
come un fantasma.
Se solo questa poesia
fosse un incantesimo
io sarei il mago
la nostra lontananza il drago.
Avevi un bel vestito semicorto nero
e sandali davvero niente male.

Finalmente la poesia ritorna nella vita delle persone per raccontare in rima e in modo semplice e mai banale i sentimenti.

È che dicevi le cose giuste
quando avevo bisogno
di parole giuste
e quando sorridevi
mi scardinavi l’anima
o quello che ne resta
poi
dormirti addosso
succedevano alcune cose
alcune meravigliose
tipo
che la mattina
ritenevo plausibile
l’implausibile
tipo quelle robe da film
da romanzo
tipo d’amore
tipo fare colazione assieme
tipo un mondo migliore.

Le poesie sopravvivono alle storie – dice Catalano – e rileggerle significa viaggiare nel tempo della propria vita.

Catalano parla di relazioni, amori e abbandoni, di poeti e della mancata ispirazione, di fidanzate del passato e del futuro, della luna, del rock e un po’ meno di nazisti.

Se questa notte la tristezza
prendesse il sopravvento
se ti sentissi sola
mentre le creature gentili
che vivono nella tua casa
sognano gatti e bambini
se avessi uno di quei momenti
in cui pensi che non ce la fai
basterà che tu esca sul balcone
e sussurri contro il buio la parola segreta.
Se te la fossi dimenticata sappi
che c’è un piccolo foglietto
dove l’ho trascritta
nascosto sotto la casetta
quella di terracotta
luminosa
sul comodino a fianco al letto.

E forse non è un caso se proprio oggi si torna a fare poesia: d’altronde essa è fatta di frasi brevi, dirette, pronte a catturare l’attenzione di chi legge nell’attimo fuggente che decidiamo di concederle.

Ho il cuore
che batte strano
ogni tanto lo sento
che fa un salto
ne fa un altro
fa la giravolta
fa la riverenza
non fa mai la penitenza.
Ho gli occhi deboli
e i piedi a papera.
Ci contavo
al militare
ma mi han preso
lo stesso
quei fessi
eran tempi
che c’era
carenza di braccia
per pulire i cessi.
Non ho figli
sono basso
non ho gatti
tendo al grasso
non ho cani
me la spasso.
Guarda in su
guardo in giù
e do un bacio
a chi voglio io
cioè indovina?
Tu.

La poesia richiede sincerità, parola di Catalano.

Con sincerità consiglio questo libro da regalare e regalarsi per sconfiggere tristezze, difficoltà, insomma per far morire il “nazista” che è in noi e, perché no, baciarsi un pò di più.

Durata della lettura
Sere d’inverno, pomeriggi di primavera, mattine d’estate, notti d’autunno.”
(Lo dice Catalano)

Guido Catalano - Ogni volta che mi baci muore un nazista

Guido Catalano - Ogni volta che mi baci muore un nazista

Ph. Sara Cartelli
© The Eat Culture

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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