Culture. Eat it
9 Ottobre 2017
L’Hotel delle muse, dove sono cresciuta e dove ancora vivevo, non era il solito albergo di Palermo…
Ann Kidd Taylor ci conduce all”Hotel delle muse, un piccolo angolo di mondo su una sperduta isola della Florida.
È l’hotel di nonna Perry, appassionata di libri e letteratura.
È il posto che renderebbe felice qualsiasi lettore, il luogo nel quale chiunque vorrebbe soggiornare!
Club del libro, serate a tema, ogni stanza è dedicata ad un autore del quale recita una citazione, come la camera di Keats nella quale si legge L’amore è la mia religione. Io potrei morire per amore.
È qui che Maeve e suo fratello gemello Robin crescono, abbracciati dall’affetto di nonna Perry, dopo aver perso i loro genitori in un incidente aereo.
Ed è qui che Maeve fa sempre ritorno.
Biologa marina, gira il mondo per condurre ricerche sugli squali perché Maeve “è stata letteralmente morsa dall’oggetto della sua ossessione”.
È il 30 luglio del 1988 quando due eventi sconvolgono la sua vita: viene baciata da Daniel e aggredita da uno squalo.
Quell’aggressione non genera in lei paura ma fascinazione:
Qualsiasi cosa ti faccia sentire viva merita la tua attenzione.
Se ti rende felice, allora vale la pena seguirlo.
A farla sentire viva, a renderla felice sono l’oceano e gli squali che lo popolano, con i quali lei stessa afferma di sentirsi più a suo agio che con le persone.
Prima di compiere trent’anni, ero stata tormentata dal dolore di quel che non avevo: Daniel; un figlio; quella vita perduta senza essere vissuta.
Dopo gli squali, è Daniel a darle amore e dolore.
Inseparabili fin da bambini, crescono afflitti da dolori simili: la perdita dei genitori per Maeve, l’abbandono del padre per Daniel.
Si innamorano ma l’amore sboccia senza radici con le quali restare saldo e crescere: una vaga distanza che veniva a galla quando tutti gli impegni e le necessità venivano messi da parte e rimanevano solo loro.
Quando Maeve farà ritorno all’Hotel delle muse ritroverà Daniel e con lui il fardello di ripianti richiusi nella stanza in cui viveva da bambina.
Che piega far prendere alla nostra vita lo decidiamo noi, il più delle volte.
Maeve è alla ricerca della sua felicità.
Non sa però se è li ad aspettarla all’Hotel delle muse, sulla terraferma, o se l’ha sempre portata con sé.
Durata della lettura
5 sere all’Hotel delle muse
Ph: Sara Cartelli
© The Eat Culture
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.