Culture. Eat it
18 Settembre 2017
Pronuncio le parole Il laureato e subito scatta la serratura alla valigia dei ricordi. È amarcord.
Ben ed Elaine sono lì, seduti su quell’autobus, con lo sguardo vuoto e stordito.
Nell’aria c’è la sensazione di non aver preso nessuna decisione radicale se non quella istintiva di fuggire insieme.
Nella testa suonano potenti e inarrestabili “The sound of silence” e “Mrs Robinson” di Simon & Garfunkel.
Pochi forse sanno che il famossimo film di Mike Nichols è tratto da un romanzo, scritto nel 1963 da Charles Webb. Quello de Il laureato è stato definito “lo strano insuccesso”.
Il romanzo è stato infatti eclissato dal film (e dalla colonna sonora).
La storia con i suoi dialoghi sembra funzionare solo quando si pensa alla versione cinematografica di Benjamin e i Braddock, di Elaine e i Robinson.
Troppo forte, durante la lettura, l’idea che quelle pagine fossero state scritte per essere messe in scena, che quei personaggi esistessero solo davanti ad una cinepresa.
È sembrato di trovarsi davanti ad un libro vicino e lontano.
Vicino è quel senso di staticità, che oggi viviamo perché nulla è più certo o già scritto.
Ben lo conosce bene e sembra ribellarsi ma è come bloccato. Non lo smuoverà la relazione con Mrs Robinson, né la decisione di non proseguire con gli studi per viaggiare.
A rompere questa condizione arriverà Elaine, la prima cosa che sia veramente piaciuta a Ben dopo tanto tempo, anche se forse nemmeno lui sa perché.
Lontana è la noia, questa sconosciuta. Non ci ricordiamo nemmeno più come si stia a non avere nulla da fare.
Mentre si legge Il laureato si ha proprio la sensazione che non stia accadendo nulla di significativo, per cui valga la pena proseguire la lettura.
La riedizione della casa editrice Mattioli 1885 dona una nuova veste al libro nel tentativo di ricordarci che prima del giovane Dustin Hoffman, Ben, e della bellissima Katharine Ross, Elaine, c’era una storia.
Una storia che forse noi oggi troviamo poco interessante ma che anticipa l’America della rivoluzione studentesca del 1968.
E chissà che cancellando la calza nera velata di Mrs Robinson dalla copertina,
Il laureato riesca a ricordarci solo lo smarrimento provato da un giovane ragazzo ad avere una vita già prestabilita, a non potersi chiedere se sia felice e a non sapere quale sia la risposta, ancora.
Durata della lettura
un pomeriggio con Ben
Ph. Sara Cartelli
© The Eat Culture
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.
