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il peso di Dio - Paolo Sorrentino

Culture. Eat it

20 Marzo 2017

il libro sul comodino

Il libro sul comodino: Il peso di Dio

di Ramona Lucarelli

Paolo Sorrentino è riuscito a farmi leggere una prefazione, per l’esattezza quella del suo ultimo libro: Il peso di Dio. Lo affermo con arrendevolezza perché nella mia vita non ne ho mai letta una.

Le ragioni della mia scelta sono racchiuse nelle parole del regista italiano: “le prefazioni sono pericolosissime”. Possono indurti a credere che il libro sia noioso quanto la complicata introduzione, pensi possano racchiudere chiavi di lettura che deluso scopri invece ne sono prive, oppure finiscono per entusiasmarti a tal punto che rinunci alla lettura del libro stesso perchè non pensi possa essere all’altezza, un po’ come la sigla di The walking dead (l’unica cosa ancora accattivante della serie tv). In questo caso? sono felice di non essermela persa.

Un giorno Il peso di Dio mi è apparso davanti al naso mentre gironzolavo in libreria nella mia pausa pranzo. Mi stavo proprio chiedendo, dopo le prime puntate della serie tv, se sarebbe stato pubblicato un libro, e il perché va al di là dei discorsi “adoro Sorrentino” o “detesto The Young Pope”; quello che più mi ha colpito della serie tv infatti è il potere emanato dalle parole e poter leggere la parola parlata, senza contaminazione alcuna, non ha fatto che amplificare questa sensazione.

Il libro è solo un estratto del “vangelo apocrifo di Lenny Belardo”, interpretato dall’affascinate Jude Law che fa bella mostra di sé anche in copertina in un perfetto equilibrio tra immagine e parola. La prima cattura ma è la seconda a incuriosire.

Sullo schermo Roma è magnifica, di una bellezza quasi abbagliante, e la fotografia è emozionale, ti fa perdere lo sguardo nelle luci e nei colori che immortala. Quale invece l’effetto della parola? La parola pone interrogativi: chi è Dio? Quale il suo peso nella vita di ciascuno di noi?

Con i testi apocrifi la Chiesa ha spesso avuto a che fare ma più che coltivare l’ambizione di criticarla o minarne la credibilità questo libro fa sorgere nel lettore domande, più importanti delle risposte che potremmo trovare, e queste arrivano da tutte le parti, persino dalle canzoni: E tutto viene dal niente e niente rimane senza di te? Canta una giovane Nada per papa Pio XIII, alias Lenny Belardo.

Le parole quindi si fanno canzoni, preghiera, discorsi, dialoghi, iperboli.

 

  • Santo Padre, ma lei non è un’artista, lei è un capo di Stato.
  • Sì, di uno Stato così piccolo che non ha nemmeno uno sbocco sul mare e che per sopravvivere ha bisogno che la sua guida abbia la stessa irraggiungibilità di una rockstar famosa.
  • Eminenza, il Vaticano sopravvive grazie alle iperboli.
  • Noi daremo l’iperbole, ma questa volta rovesciata.

 

Paolo Sorrentino non intende lasciarci nessun “famoso messaggio” da codificare come siamo spesso portati a cercare, assecondando il “retaggio di un’educazione derivante dalla religione” che ci invita a inseguire il fine ultimo nelle cose.

Il messaggio è quello che tu lettore/spettatore vorrai trovarci. Questa libertà mi piace.

 

Durata della lettura: qualche sera in compagnia di Lenny
 

Il peso di Dio - Paolo Sorrentino

Ph. Sara Cartelli
© The Eat Culture

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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