Culture. Eat it
5 Giugno 2017
Aspetto esteriore e interiore non sempre combaciano come vorremmo.
Sarà sorprendente scoprire però che non è necessario possedere tutte le qualità per vivere felici, e per farlo vi racconto la storia del piccolo topolino marrone del libro:
Un leone dentro di Rachel Bright e Jim Field
Ci si può sentire un leone e avere l’aspetto di un topolino indifeso e si può covare dentro di sé la più grande delle paure pur essendo all’apparenza fieri e sicuri.
È la storia della vita di molti, oserei dire di tutti, perché c’è sempre qualcosa di noi che cambieremmo, del quale faremmo volentieri a meno o che nascondiamo agli altri.
Nella fabbrica dei talenti accade spesso di non essere i primi in grado di valorizzarsi e così capita di essere sottovalutati, sottostimati, nel peggiore dei casi ignorati o, al contrario, accade che mostriamo agli altri solo ciò che vogliamo.
Quella del topolino sembrerebbe almeno all’inizio una vita difficile, eppure trova inaspettatamente il coraggio di chiedere al leone, del quale ammira forza e fierezza, di insegnargli ciò che sa fare meglio: ruggire.
Sarà sorprendente scoprire quale inaspettata fragilità si nasconde dietro il re della savana.
In fondo ciò che conta non è essere leone o topolino ma sapere che all’occorrenza sapremmo essere l’uno o l’altro e che la forza più grande risiede nella capacità di saper cambiare in base a ciò che incontreremo nella nostra vita.
Saper cambiare senza cambiarsi è la sfida più grande!
Durata della lettura
una notte da leoni
Ph. Sara Cartelli
© The Eat Culture
Photos: Sara Cartelli
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.