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8 Agosto 2013

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UN PIZZICO DI SANO RELAX: ARTISIGN EXPLOSION VA IN VACANZA…

Dopo tanti mesi passati a ricercare e a scrivere davanti al computer è giunto il momento di riposarsi. Non del tutto però, perché continueremo a produrre in segreto per portarvi tante belle novità al nostro rientro. Artisign Explosion vi augura delle divertentissime e rilassanti vacanze estive. Godetevi il sole, il mare, il relax, gli hobby, i buoni libri…insomma fate tutto ciò che non potete fare quando siete al lavoro!

Ci rivediamo il 2 settembre…

BUONE VACANZE A TUTTI!

Sara
Emy
Valentina

Photos: Sara Cartelli

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Feb 9

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Che cosa dobbiamo dire di Splash?

Più entri nel testo più ti accorgi che Colapesce e Dimartino vogliono inchiodarti di fronte alla schiacciante evidenza che sei solo un criceto in una ruota che gira (anche senza di te).

Scappi dalla campagna e dai campi sconfinati per andare in città. Pensi di aver svoltato, tanto che inizi a preferire il rumore delle metro affollate a quello del mare.

Poi però vieni travolto dal peso di tutto ciò che la società chiede e pretende da te, dalle aspettative che continui a rincorrere e che ti schiacciano perché, come sempre, quando cerchi di raggiungerle scopri che non ti appartengono. Qualcuno ha disegnato la tua sagoma ma dentro ai contorni tu non ci stai.

E vorresti scappare in un altro paese ma sono cazzate e fai le vacanze organizzate e alla fine ti annoi e il lavoro diventa una medicina a tutto quello che non funziona: passioni, desideri, la vita stessa. Perché non sai più chi sei.

E anche o forse proprio perché sei stronzo/a, alla fine, l’unico posto che ti salva e che ti fa galleggiare è sempre il silenzio del mare. Splash.

#colapescedimartino #splash #sanremo2023

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Feb 3

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Che cosa abbiamo fatto a gennaio? Ci siamo ammalate, abbiamo lavorato (molto) e speso molti soldi in libri.

Questi sono i nostri sì, sì, sì, sì e ancora sì. Ben ritrovatə.
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Il castello di Dragonwick - Anya Seton. Un grande maniero, una giovane ragazza di umili origini e un affascinante signore che gioca al potere. C’è un’atmosfera cupa nella quale si annida il passato con le sue infelicità e risate sinistre.⁠
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Fede, speranza e carneficina - Nick Cave e Seán O’Hagan. È la storia del potere trasformativo del lutto (in questo caso la perdita di un figlio), di come abiti la creatività assieme alla fede. È un libro che inevitabilmente ti cambia mentre lo leggi. Ha il potere di farti stare malissimo donatoti allo stesso tempo infinita speranza. Se siete creativi o artisti è una lettura fondamentale.⁠
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Génie la matta - Inès Cagnati. È quel che succede quando la società ti impone di rispondere a un trauma secondo le sue regole. Génie vuole rispondere solo a se stessa e per questo diventa per tutti la matta, anche se non lo è. È un racconto tristemente pieno di verità.⁠
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Hypnosis - Karen Coles. Intenso, ipnotico, con personaggi che sentirete sulla pelle. Un manicomio, una donna e tanta sete di giustizia. ⁠
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Crepuscolo - Kent Haruf. Siamo ad Holt, cittadina che tutti coloro che hanno imparato a conoscere vorrebbero esistesse. È il mondo di Kent Haruf con tutto il caleidoscopio di personaggi ai quali non potete non affezionarvi.⁠
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Piccole cose da nulla - Claire Keegan. la storia di un uomo che nel vivere la sua quotidianità si interroga sul suo senso. Ogni giorno compie le stesse azioni fino a quando ha la possibilità di fare qualcosa di diverso e…

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Dic 2

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È andata che volevo fare un bel video romantico sulla storia di Jingle Bells ma mi sono imbattuta in un articolo accademico di Kyna Hamill per l’Università di Cambrige.

Ho cercato di riassumerlo (spero bene) qua. So che quattro minuti e mezzo sono un’infinità però, ecco, secondo me è bello conoscere la storia di un brano così popolare e familiare per tutti noi.

Perché no, non sono solo canzonette.

#fareluce

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Nov 28

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La vita. Niente di meno, niente di più.

#oltrelospecchio #shootonfilm

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Nov 25

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È giusto che le donne vittime di violenza oggi si ritrovino a dover sbattere contro immagini di rivoli di sangue, lividi e cicatrici di varia natura?
A chi comunichiamo quando comunichiamo?
E “cosa” vogliamo comunicare?

Perché il femminicidio è la forma ultima e più estrema di violenza, ma quelle stesse donne e molte altre sono costrette a lottare ogni giorno contro le sue forme più subdole e invisibili. Quelle che la comunità non vede, che la famiglia non vede, che gli amici e le amiche non vedono.
Quelle che "non me ne capacito, era tanto un bravo ragazzo".
Violenza economica, psicologica, sessuale. Violenza fisica. Femminicidio. L'ultima forma per distruggere ciò che resta di corpo, scelta, volontà.

Grazie a @vocedonnaonlus abbiamo scoperto che si può comunicare con le donne, per le donne.
Che i rivoli di sangue possono essere sostituiti con la speranza di un futuro migliore.
Che è possibile, concreto, esiste per le donne che scelgono di affidarsi a loro.

È stata un'esperienza formativa pazzesca che non dimenticherò mai.
Questo è il risultato di un lavoro di squadra mio di @kristel_theeatculture e di @silviablazina_theeatculture.

E ancora grazie a tutte le ragazze che da volontarie hanno partecipato alla realizzazione di questa campagna per autentico spirito di solidarietà. Oggi il mondo per me, grazie a tutto questo, è un posto un po' più bello.

#25novembre #25novembresempre
#25novembregiornatamondialecontrolaviolenzasulledonne

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Nov 15

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C'è che è sempre più difficile riuscire ad esprimersi senza rimasticare qualcosa di trito e ritrito.⁠
Riconoscersi in uno spazio che sembra soffocarti. ⁠
C'è che è sempre più difficile non avere paura di sbagliare, perché c'è sempre qualcuno pronto a farti notare i tuoi limiti.⁠
⁠
C'è che forse non è sempre più difficile, è sempre stato difficile per la nostra generazione che è cresciuta vergognandosi di tutto. Zoccola, stravagante, inadatta, ingenua, eccessiva, inesperta, esagerata spesso, troppo spesso. Avrei preferito essere stronza.⁠
⁠
Sei sicura di meritarlo? ⁠
In realtà non mi meritavo proprio tutto questo, crescere plasmata a uso e consumo di chi incontravo. ⁠
⁠
C'è che la vergogna è uno strumento di manipolazione sottile, invisibile, coperto dal "si fa così", "è così che va, che funziona". Devi stare dentro il quadrato e correre in cerchio, evitare gli spigoli per non farti del male. Sia mai tu possa imparare qualcosa dal dolore.⁠
⁠
Poi un giorno ti svegli e ti viene un attacco di panico.⁠
È venuto a ricordarti che non funzioni più perché fatichi a capire chi sei.⁠
⁠
#oltrelospecchio #shootonfilm⁠

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