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13 Reasons Why frozen milkshake esotico come da Monet's (ricetta vegan)

Culture. Eat it

23 Giugno 2017

food

13 Reasons Why frozen milkshake come da Monet’s (ricetta vegan)

di Kristel Cescotto

Cambiare per essere meno egoisti.

Dicono di pensare all’Altro come se fossimo noi stessi. Dicono che l’altro potremmo essere noi allo specchio. E invece io dico che dobbiamo smetterla di parlare pensando di aver davanti ai nostri occhi uno specchio.

Non dobbiamo parlare con specchi, sbagliamo. Sono fermamente convinta che la più grande forma di intelligenza sia capire chi ci sta davanti. Intelligere nei suoi occhi. Cos’ha dentro, cosa sta passando, cosa teme, cosa lo fa gioire. Non per una mera scelta egoistica di ottenere qualcosa. Ma per stare bene nel mondo.


Se tu ti preoccupi e ti occupi dell’altro lo fai stare bene. E fai star bene anche te stesso. Se tutti cominciassero a comportarsi secondo questa logica, tutti staremmo molto meglio. Se tutti stanno bene, il mondo diventa una figata.


Mi fermo prima di lasciarmi scivolare un tanto tenero quanto scemo e sprovveduto “il mio più grande desiderio è la pace nel mondo”. Non è così. Sto semplificando ovviamente. Racconto favole, miti. E chiamatemi pure scema ma io ci credo davvero. E non voglio andare a nanna con la consapevolezza che non ci ho messo del mio ogni santo giorno.

Questo è quello che ho pensato alla vista di 13 Reasons Why. Anzi, a dire il vero le prime sensazioni suscitate nelle prime 3 puntate sono state queste:

1×01- L’INORRIDITA: Eccolo, Twin Peaks de noartri senza il genio di Lynch e pure con mash up di Pretty Little Liars. Aiutatemi.

2×01- LA CONFUSA: Ma allora Tony è A.?

3×01- LA SPERANZOSA: Certo che i capelli di Casco sono ipnotici anche senza il casco. Però la colonna sonora è figa. Non posso smettere di guardare quei capelli. Oh santo cielo mi ha preso di brutto.

Poi dalla 4×01 il mio Io sarcastico e pregiudizievole ha lasciato il posto a quello sensibile.

Pensavo che, eppure, se prima di agire (solitamente male), prima di aprire la bocca e sputare giudizi, sentenziare condanne, noi pensassimo.

Pensassimo che potremmo trovarci dall’altro lato del nostro specchio.

Che parlare male fa male.

Che a ferire l’anima poi non bastano Cicatrene e cerotti per rimediare.

Che possiamo far male, male per davvero. Che il rispetto verso l’altro dovrebbe essere una costante di vita. Che una volta scagliata la pietra verbale non si torna indietro, non tutto è reversibile.

Che serve a poco scappare. Perchè la coscienza, la sera nel letto, parla a gran voce quando siete soli tu e lei. E a poco serve mentire a se stessi con un miserabile “non è colpa mia”.

 

13 Reasons Why frozen milkshake esotico alla Monet’s style – la ricetta vegan

INGREDIENTI (per 4 milkshake)

  • 300 gr di banana a rondelle
  • 200 gr di ananas a cubetti
  • due fette di mango
  • 250 gr di latte di cocco
  • un cucchiaio di burro d’arachidi
  • un pizzico di cardamomo

Mentre assaggi ascolta: Love will tear us apart, Joy Division

PROCEDIMENTO

  1. Metti la banana e l’ananas in un contenitore ermetico e riponilo in congelatore per 1 ora. Mi raccomando non di più, altrimenti la frutta anziché diventare “frozen” e dare una consistenza gelatosa al tuo milkshake diventerà totalmente congelata. Mentre aspetti, hai giusto il tempo di guardarti una puntata di 13 Reasons Why.
  2. Ora centrifuga le due fette di mango. Metti nel bicchiere del fullatore il succo del mango, il latte di cocco, il burro di arachidi, il pizzico di cardamomo, la banana e l’ananas semi-congelati.
  3. Frulla il tutto fino ad ottenere un milkshake denso, cremoso e profumato.
  4. Versa nei bicchieri e, se ti va, servi con uno spruzzo di panna montata vegetale, qualche zuccherino e una ciliegina. Gustalo rigorosamente con una cannuccia.

Ph. Sara Cartelli
© The Eat Culture

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Autore

Kristel Cescotto

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Kristel Cescotto

biografia:

Cogitatrice impegnata, praticante dell’Amore Universale, su di lei nemmeno una nuvola. A 30 anni non ha ancora la minima idea di come vuole essere a 32: una, nessuna ma forse non centomila. Grazie al cielo tutto scorre. Panta rei. E alla fine, come in uno splendido giardino Bahai, verrà estasiata da un’illuminazione. E vivrà per sempre felice e contenta.

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