Culture. Eat it
4 Maggio 2020
il libro sul comodino
Alda Merini. Ci sono notti che non accadono mai di Silvia Rocchi. Il fumetto di un sogno
Alda Merini. Ci sono notti che non accadono mai è un libro arrivato senza essere cercato.
Avevo appena finito di leggere Lucenera di Barbara Baldi (che ho adorato) quando mi sono ritrovata a cercare altre storie illustrate nelle quali perdermi.
Così senza saperlo ecco tra le mani il racconto per immagini del “treno” Alda Merini, della sua vita che qui corre a doppio binario.
Alda Merini. Ci sono notti che non accadono mai di Silvia Rocchi
Quando leggo delle vite degli altri mi sento privilegiata, chi è capace di aprirsi senza barriera alcuna?
Alda Merini si è messa a nudo nelle sue poesie ma quello che ci lascia vale molto di più. Il manicomio da lei vissuto è un racconto potente di forza e solitudine misto a sofferenza e dolore.
A renderle omaggio è Silvia Rocchi, un’illustratrice bolognese, che nel suo racconto a fumetti Alda Merini. Ci sono notti che non accadono mai immagina la poetessa dei Navigli senza volto. Il viso della Merini è quasi sempre sfuocato perché forse nessuno la conosce fino in fondo o forse perché ci si possa perdere in quegli occhi sottratti al lettore.
Il sogno visionario di Silvia Rocchi corre su un binario doppio ma complementare.
Nella parte superiore Alda è dipinta nella sua casa per poi uscire in strada all’estenuante ricerca di calore umano; al di sotto scorre un’altra Alda, che sperimenta l’amore, la passione, la violenza, il senso di abbandono.
E così le parole. Sopra scorrono quasi centellinate quelle della quotidianità, per far posto – sotto – alla potenza di quelle che appartengono alla poesia, che l’illustratrice rende protagoniste lasciandole irrompere sul foglio bianco.
La storia a doppio registro si interrompe solo due volte.
La prima quando, al centro della narrazione, l’autrice spezza il racconto per rappresentare con la grafite in immagini a pagina intera l’esperienza del manicomio, quell’inferno personale dal quale Alda è riuscita ad uscire.
Se mai io scomparissi
presa da morte snella,
costruite per me
il più completo canto della pace!
Chè nel mondo, non seppi
ritrovarmi con lei, serena, un giorno.
Una seconda volta quando le parole della poesia Testamento (1953) accompagnano l’uscita di scena della scrittrice che si dissolve nelle ultime pagine di questa storia: Alda Merini. Ci sono notti che non accadono mai.
Questo libro è un tributo alla poetessa, alla ragazza del manicomio, alla donna, alla madre, allo spirito che ancora aleggia vivo tra noi. Ad Alda Merini, e alla poesia che ha portato nelle nostre vite.
Tempo di Lettura
un pomeriggio con Alda MeriniPhotos: Sara Cartelli
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.