Culture. Eat it
5 Febbraio 2020
Un amore travagliato, ostacolato, che però conosce il lieto fine. Quello di Amore e Psiche è l’eccezione (quasi) della tradizione greca classica in un mare di storie che non sopravvivono all’Omnia vincit amor.
Apuleio racconta nelle Metamorfosi una storia antica che ha ispirato molti artisti. Fra tutti ce n’è uno che ha conquistato il cuore e gli occhi degli uomini: si tratta di Antonio Canova con il suo gruppo scultoreo Amore e Psiche (1787-93).
Il mito narra la storia di Psiche, una giovane donna che a causa della sua incredibile bellezza attira l’invidia di Venere; la dea chiede infatti al proprio figlio, Amore, di farla innamorare di un uomo brutto e insignificante che non l’avrebbe ricambiata. Il dardo però colpisce lo stesso Amore, il quale per proteggere Psiche la conduce nel suo castello dove le fa visita ogni notte chiedendole in cambio di non guardarlo mai in volto.
Spinta dalla curiosità e dalle invidiose sorelle Psiche rompe la sua promessa e questo le costa l’abbandono di Amore. Pur di riconquistarlo si dichiara pronta ad affrontare quattro prove in cambio delle quali otterrà l’immortalità. Malgrado la loro difficoltà Psiche riesce a superarle grazie alla compassione di vari esseri divini. Ultima fra tutte la discesa agli Inferi dove Proserpina le consegna un’ampolla contenente un po’ della sua bellezza; il vaso al contrario custodisce un sonno infernale che la fa addormentare profondamente.
Canova immortala l’istante in cui i due si ritrovano, l’attimo che precede il bacio. E il marmo si fa carne: le labbra vicine non sono ancora unite; le braccia avvolgono rispettivamente il capo e la vita; gli occhi si guardano per la prima volta.
Si sfiorano tradendo il loro desiderio, il loro Amore.
Una delle due copie di Amore e Psiche è custodita al Louvre di Parigi, l’altra all’Hermitage di San Pietroburgo.
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.
