Home > menù degustazione > #telamostro > Autoritratto

Culture. Eat it

4 Aprile 2022

#telamostro

Autoritratto

di Ramona Lucarelli

Costumista, illustratrice, pittrice Leonor Fini nasce a Buenos Aires nel 1907. Due anni dopo si trasferisce a Trieste insieme alla madre, Malvina Braun, per allontanarsi da un padre dispotico e autoritario.

Più volte l’uomo cercherà di riprendersi la figlia fino quasi ad escogitare un rapimento, costringendo così la madre a travestire la piccola da ragazzo per non renderla riconoscibile. Più tardi il mascheramento diventerà per Leonor un atto creativo e non solo l’espressione di una stravagante eccentricità.

Cresciuta nella casa dei nonni materni, fin da bambina si appassiona al disegno. Osserva curiosa ciò che la circonda mentre sfoglia libri d’arte della biblioteca del nonno: erano di Piero della Francesca, Paolo Uccello e Pisanello.

Leonor fa parte della gioventù intellettuale triestina. La sua vita si intreccia a quella di altri grandi artisti come Carlo Sbisà e Arturo Nathan, fino a quando giovanissima si reca a Milano. Nel 1929 conquista la sua prima importante esposizione. In quegli anni sono di forte ispirazione per lei l’arte di Achille Funi e di Filippo De Pisis.

Nel 1930 il sogno d’arte di Leonor si trasferisce a Parigi dove espone a la Galerie Bonjean diretta da un giovanissimo e altrettanto sconosciuto Christian Dior. Sono gli anni dell’amicizia con la stilista Elsa Schiaparelli e degli incontri surrealisti con Salvador Dalì e Marx Ernst.

Ernst dirà di lei: l’incanto di Leonor Fini è nascosto dietro i tratti del suo volto, occhi profondi e magnetici, di un “nero bluastro”.

La figura femminile diventa centrale nel suo lavoro artistico e gli occhi i grandi protagonisti con cui guardarlo. Eccoci così arrivati al suo Autoritratto (1968).

Lo sguardo della pittrice emerge intenso incorniciato dal candore della pelle e dai folti capelli neri. Un grande cappello arancione spicca sull’azzurro dello sfondo. Un abito damascato dalla profonda scollatura avvolge le linee del suo corpo. Ancora oggi è per me indimenticabile.

Via le mani dagli occhi cantano i Negramaro, se volete perdervi anche voi nel suo sguardo delicato e fiero il Museo Revoltella di Trieste vi aspetta. Oltre allo splendido museo, potreste non perdervi anche la mostra Monet e gli impressionisti in Normandia in un unico biglietto. Vi lascio qui tutte le info.

 

SPREAD THE CULTURE

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo subito!

Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

email me

follow me

Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

NEWSLETTER

Join the eat culture

La cultura da mangiare che
non teme la prova costume.

Entra a far parte
della nostra famiglia!