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Bocca di Rosa e la libertà sessuale femminile

Culture. Eat it

15 Luglio 2022

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Bocca di Rosa di Fabrizio De André e la libertà sessuale femminile

di Sara Cartelli

1967. Esce Bocca di Rosa di Fabrizio De André, una delle prime canzoni a parlare di una donna sessualmente libera senza giudizi e senza pregiudizi.

Che sono purtroppo sorti quando “Bocca di Rosa” è diventato un modo erudito per insultare le donne (anziché definirle con quella parola lì, quella con la T).
Coloro che utilizzano quest’espressione in senso dispregiativo non hanno però compreso la canzone di De André che è scritta a totale sostegno di Bocca di Rosa, contro tutto e contro tutti.

Vediamo perché.

Bocca di Rosa di Fabrizio De André: un’altra analisi del testo

C’è chi l’amore lo fa per noia
Chi se lo sceglie per professione
Bocca di rosa né l’uno né l’altro
Lei lo faceva per passione

In un sol colpo De André nobilita la prostituzione “chi se lo sceglie per professione” e fa un’affermazione importante, ovvero, una donna può fare l’amore per passione, perché le piace, non solo perché deve adempiere a un dovere coniugale, non per “noia”. La ricerca del piacere di Bocca di Rosa la porta anche con uomini sposati, perché lei è una donna sessualmente libera alla ricerca del “suo” piacere. E qui De André fa cadere un altro velo di ipocrisia, quello che vuole che le donne si “uniscano”, se vogliamo romanticizzare la cosa, solo con gli uomini di cui sono innamorate.

Punto fondamentale: Bocca di Rosa non vuole stare con questi uomini, non vuole fare l’amante, vuole “soddisfare le proprie voglie. Così facendo però si “tira addosso l’ira funesta delle cagnette a cui aveva sottratto l’osso”, delle “comari del paesino”.

Verso queste donne tradite Fabrizio De André non esprime parole di conforto, perché? Perché come tradizione vuole, le cornute invece di prendersela col marito scaricano tutte le responsabilità verso Bocca di Rosa.
Che viene cacciata dal paesino di Sant’Ilario per mano di una terza persona “una vecchia mai stata moglie, senza mai figli, senza più voglie”. Una donna che dall’alto della sua “integrità” deve punire la peccatrice e riportare la morale cristiana nella società. Da lì:

Si sa che la gente dà buoni consigli
Sentendosi come Gesù nel tempio
Si sa che la gente dà buoni consigli
Se non può più dare cattivo esempio

E così Bocca di Rosa viene accompagnata alla stazione dei treni da “quattro gendarmi con i pennacchi e con le armi”. De André ne ha anche per loro. Perché gli uomini (che nel testo sono solo delle controfigure) e gli uomini di stato non ne escono bene:

Spesso gli sbirri e i carabinieri
Al proprio dovere vengono meno
Ma non quando sono in alta uniforme

Tutto l’apprezzamento è rivolto a lei, Bocca di Rosa, “colei che per un poco portò l’amore nel paese”.

Bocca di Rosa è una canzone del 1967. È avanguardia pura. Abbiamo bisogno di canzoni così. Ascoltatela sempre e per sempre.

Photos: Sara Cartelli

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Autore

Sara Cartelli

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Sara Cartelli

biografia:

Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.

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