Culture. Eat it
28 Luglio 2022
In principio fu l’Inferno. Sono i primi anni del ‘300 e Dante e Virgilio s’incamminano lungo un viaggio che li porterà al centro della terra, tra peccati e peccatori. Individui che pagano la loro miseria morale tramite pene diverse a seconda del peccato del quale si sono macchiati e del girone nel quale sono collocati.
1790. Ispirato dall’inferno Dante (e dal poema epico di John Milton “Paradiso Perduto”) il poeta britannico William Blake compone “Il matrimonio del cielo e dell’inferno”. Testi in prosa che ridiscutono la concezione dantesca dell’inferno che non è più un luogo di punizione ma una fonte di energia vitale. Lo scopo di Blake era smantellare la morale comune e religiosa soprattutto per ciò che concerne anima e corpo, il brutto e il bello, il buono e il cattivo per permettere alle persone di riuscire finalmente a vedere le cose come sono, libere da costrizioni.
Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito.
1954. Questi versi di Blake danno il titolo a “Le porte della percezione”, saggio del filosofo britannico Aldous Huxley. Il libro contiene il racconto e l’analisi – tramite la collaborazione con uno psicologo – dell’esperienza vissuta da Huxley dopo aver assunto la mescalina, il principio attivo del peyote.
1965. Uno tra Jim Morrison e Ray Manzarek, dopo aver letto il saggio di Huxley, propone agli allora The Psychedelic Rangers, un cambio di nome. Diventeranno i The Doors.
Poco importa di chi sia la paternità del nome. Ciò che sappiamo è che sia Jim Morrison che Ray Manzarek sono stati influenzati dal lavoro di William Blake. Il primo cita il poeta nella canzone End of the Night mentre il secondo dichiarò in un’intervista a Newsweek:
Ci sono cose che conosciamo e cose che non conosciamo – il noto e l’ignoto – e nel mezzo ci sono le porte, quelle porte siamo noi.
Autore
biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.