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25 Novembre 2019

il libro sul comodino

Confidenza di Domenico Starnone. Come cambia la tua vita se affidi a qualcuno un tuo segreto

di Ramona Lucarelli

Leggere Confidenza di Domenico Starnone mi ha reso avida.

Mi ha fatto desiderare di leggere qualsiasi cosa abbia scritto, persino la lista della spesa, perché Starnone ti cattura e poi fa quella cosa sottilissima che riesce ai grandi scrittori: ti incatena ai personaggi, ne vuoi sapere di più, ne leggeresti senza sosta perché non riesci a smettere di pensarci.

Confidenza di Domenico Starnone

Prendiamo l’incipit.

L’amore, che dire, se ne parla tanto, ma non credo di aver usato spesso la parola, ho l’impressione, anzi, di non essermene servito mai, anche se ho amato, certo che ho amato, ho amato fino a perdere la testa e i sentimenti. L’amore come l’ho conosciuto io, infatti, è una lava di vita grezza che brucia vita fine, un’eruzione che cancella la comprensione e la pietà, la ragione e le ragioni, la geografia e la storia, la salute e la malattia, la ricchezza e la povertà, l’eccezione e la regola.

Si pensa subito al racconto di un amore che è stato e che non è più ma che potrebbe ancora essere, e invece no.

Confidenza è il racconto di come cambia la tua vita se affidi a qualcuno un tuo segreto.

È la descrizione della costruzione di un’identità, quella di Pietro Vella, basata su ciò che gli altri pensano o vedono e allo stesso tempo su ciò che si aspettano da te. E Pietro non vuole deludere nessuno.

La storia si divide in tre racconti.

Il primo spetta al protagonista: Pietro Vella è un insegnante di un liceo di periferia, figlio di un padre elettricista che in lui ha riposto le rivincite che non è stato in grado di prendersi da solo.

Avevo sempre avuto una spinta alla perfezione e questo probabilmente era il motivo per cui non mi ero mai piaciuto. Volevo essere ineccepibile, ma poiché c’era in ogni occasione qualcuno che individuava buone ragioni per eccepire, ero cresciuto insoddisfatto di me e nel timore di una qualche nota di biasimo.

Il secondo racconto è affidato alla figlia Emma mentre il terzo spetta a Teresa Quadrato, l’alunna di cui Pietro si è invaghito e della quale non si è mai forse liberato.

Teresa, che era alta e, sebbene magra, grande in tutto, le spalle, i fianchi, i seni; che disprezzava le convenzioni e si esprimeva sempre con franchezza; che mal tollerava non solo i torti che facevano a lei ma soprattutto quelli che facevano agli altri; che considerava il sesso una sfrenata manifestazione di buonumore, altre erano le cose importanti.

Tra i due corre un amore impetuoso, fatto di litigi e insulti, ma quando tutto sembra precipitare ecco che Teresa propone lo scambio di un segreto, la confessione di una storia imbarazzante di cui non hanno mai fatto parola ad anima viva.

Con un segreto così grande si sarebbero sentiti legati indissolubilmente e invece pochi giorni dopo si lasciano.

Che guaio, mi disse una volta un mio amico, innamorarsi di una donna che sotto tutti gli aspetti è più viva di noi. Il mio amico aveva ragione: sebbene io non fossi smorto, in Teresa c’era forza vitale in eccesso e quando traboccava nessun argine la poteva trattenere. Questo ero bello e mi dava nostalgia, ogni tanto desideravo rivederla. Ma proprio quando mi stavo convincendo che a farle una telefonata non c’era niente di male, mi imbattei in Nadia.

Pietro ricomincia da Nadia e con lei, così diversa da Teresa, costruisce la sua nuova vita perfetta. All’apparenza non sembrano esserci ombre del passato su quest’amore almeno fino a quando Teresa non fa irruzione.

Fu un errore obbedirle. In pochi secondi tornò la vecchia confidenza dei corpi, riconobbi l’odore dei capelli che sbucavano a ciuffi dal cappuccio, riascoltai la sua voce che diceva, trascinata subito via dal vento: non mi tenere per i fianchi, scemo, se no cadiamo. Mi era sempre piaciuto che mi portasse in vespa.

Le parole scivolano leggere e a Starnone non ne servono molte per descrivere quel sottile filo invisibile, la loro confidenza.

“Attento a te”, le parole di Teresa, e da quel giorno Pietro vive in un perenne stato di allerta.

Averle confessato il suo più imbarazzante segreto lo fa tremare ogni volta che lei ricompare nella sua vita, perché le sue relazioni e la reputazione che costruisce giorno dopo giorno sono in balia delle sue intenzioni.

E se Teresa, con una delle sue solite impennate, solo per il gusto di inchiodarmi alle mie responsabilità, rintraccia Nadia e le racconta il mio segreto?

A questo punto è banale chiedersi se Pietro ama ancora Teresa oppure no, se quello che ha costruito con Nadia sia vero o più forte. Con Confidenza Starnone ci vuole portare oltre il triangolo amoroso, oltre il tempo dolente di un amore finito.

Confidenza è un libro sulle intenzioni, cattive o buone che siano, sull’onestà che le muove e su come le parole confidate a chi amiamo siano un’arma decisamente più potente di quelle che potrebbero usare per mettere fine ad un amore.

Pietro vive in equilibrio precario, in bilico tra ciò che desidera essere – perfetto – e il senso di rassegnazione che prova nello scoprire i suoi limiti, che gli altri non mancano di tracciare.

Far chiarezza all’interno della vita di coppia, mah, forse è un dovere, ma anche un lusso che è rischioso permettersi.

Starnone illumina, non perché dica cose nuove ma perché riesce a raccontarle a prescindere dalla loro complessità in una storia tremendamente vicina alla realtà.

Questo libro avrebbe potuto chiamarsi anche Confessione? Forse si, forse no.

Non credo che a tormentarci ci sia solo ciò che confidiamo ma, dopo aver letto Confidenza, anche la precarietà del legame della persona a cui abbiamo affidato quelle parole. Che fine faranno e ci faranno fare i segreti confessati in una vita?

confidenza di Domenico Starnone

Confidenza, Domenico Starnone

Confidenza Domenico Starnone il libro

Tempo di Lettura

cinque ore in Confidenza

Photos: Sara Cartelli

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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