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1 Febbraio 2021

#telamostro

Dama con l’ermellino

di Ramona Lucarelli

Chi è la Dama con l’ermellino?

La Dama è quasi certamente identificata con Cecilia Gallerani, una delle amanti di Ludovico Sforza “il Moro”. In passato la scritta apocrifa in alto a sinistra ha fatto pensare a Madame Ferron,  amante di Francesco I re di Francia, ma l’ipotesi è stata poi smentita.

Di nobili origini è una bambina quando entra presso la corte dei Visconti. All’inizio del Quattrocento il nonno ghibellino, Sigerio Gallerani, si trasferisce da Siena a Milano a causa della vittoria dei Guelfi. Il suo ruolo di funzionario pubblico spiana la strada a corte alla sua famiglia, che gode così di un buon tenore di vita.

Alla morte del padre Cecilia riceve istruzione dalla madre che le garantisce una buona formazione sfruttando quel talento naturale che gli storici le attribuiscono.

Sventato un accordo prematrimoniale con Stefano Visconti, per la mancanza delle doti pattuite, a sedici anni Cecilia vive nubile e indipendente nella città milanese.

Cecilia scampa così ad una certa vita monacale, condizione a cui sarebbe stata destinata una qualsiasi donna nelle sue condizioni per poter proseguire gli studi. Questo lascia intendere che nella sua vita è entrato un uomo, quell’uomo è Ludovico Il Moro.

È il 1488, anno in cui viene commissionato a Leonardo da Vinci il celebre quadro che porta il suo viso.

Destinato ad essere un dono per il re d’Ungheria il dipinto è così bello che né il duca né Cecilia vogliono separarsene finendo così negli appartamenti del duca.

Sguardo vigile e determinato, look curato e dettagliato, Cecilia accarezza fra la sue braccia un ermellino.

Dal greco galé la parola ermellino strizza l’occhio alla coppia di amanti: la sua etimologia richiama alla memoria le prime due sillabe del cognome della fanciulla e l’ermellino allude al titolo di Cavaliere dell’Ordine dell’Ermellino che Ludovico riceve dal re di Napoli, Ferdinando I, proprio nel 1488.

Leonardo utilizza per il suo dipinto un furetto, più frequente nelle campagne lombarde, in quanto la natura selvatica e difficilmente ammaestrabile dell’ermellino non lo rendevano un buon modello.

Con il busto girato verso sinistra e il capo verso destra Cecilia sembra attirata da qualcosa o qualcuno che fa il suo ingresso in una stanza ideale. Leonardo con questa scelta stupisce tutti, fino a quel momento le figure sono ritratte quasi esclusivamente di profilo.

Un laccio sottile circonda il capo di Cecilia e l’acconciatura è avvolta da un cuffia trasparente il cui orlo ricamato le sfiora lo sguardo; l’abito scollato e dalle ampie maniche è valorizzato da una collana di granati, probabile regalo di Ludovico, simbolo di fedeltà. Ma a chi è fedele Cecilia?

Se è vero che il buon pittore deve saper rappresentare l’huomo e il concetto della mente sua – secondo Leonardo da Vinci – Cecilia Gallerani è una donna della quale sembra di poter toccare i pensieri e le emozioni.

Elegante e raffinata, con uno sguardo profondo e deciso, Cecilia non è stata solo una delle amanti di Ludovico il Moro e la moglie del conte Ludovico Carminati Brambilla; nella sua casa – Palazzo Carmagnola – ha accolto letterati, artisti e poeti dando vita ad uno dei circoli culturali più vivi del panorama milanese.

La Dama con l’ermellino (1488-1490) rende omaggio ad una donna affascinante e intelligente, che potrebbe tranquillamente abitare il nostro tempo. Oggi la potete incontrare al Museo Nazionale di Cracovia.

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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