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13 Gennaio 2021

#telamostro

Dante e Beatrice

di Ramona Lucarelli

Dante incontra Beatrice solo due volte in tutta la sua vita, e nella seconda occasione sente per la prima volta la sua voce.

A raccontarci questo aneddoto è lo storico Alessandro Barbero e sembra proprio quel secondo incontro il momento immortalato dal pittore inglese Henry Holiday (1839-1927) nel suo

Dante e Beatrice (1883)

Il pittore, considerato l’ultimo dei Preraffaelliti, attinge la sua ispirazione dall’opera La Vita Nuova nella quale Dante descrive il suo amore per Beatrice.

Una prima interpretazione del dipinto parla di un episodio nel quale una Beatrice adirata nega il saluto al sommo poeta, reo di non aver celato il suo interesse anche verso altre donne; probabilmente nascondeva dietro quell’attenzione manifestata solo a parole verso le altre un amore più grande, quello per la donna che aveva catturato il suo cuore.

L’analisi iconografica è quindi molto probabilmente frutto della fantasia del pittore che si rifa ad un episodio che narra sì un saluto negato da Beatrice durante una passeggiata ma del quale Dante stesso non fornisce ragione o dettaglio.

Le figure femminili rappresentano Beatrice in un abito bianco avorio, che stringe al petto un fiore, al suo fianco in rosso Giovanna Primavera, l’amata di Guido Cavalcanti amico di Dante, e appena dietro in blu la sua serva.

Ciò che è certo è che a far da cornice al loro incontro c’è la bellissima città di Firenze. Si può quasi dire che in questo quadro dalle tinte vivaci vi siano rappresentati due amori: quello puro e platonico tra Dante e Beatrice e quello tra il pittore e la città.

L’importanza storica del dipinto era tale per Holiday che nel 1881 volle recarsi a Firenze per conoscerne i luoghi simbolo. Della strada di quel fatidico mancato incontro, tra Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinita, l’inglese aveva appreso che nel XIII secolo era mattonellata e che vi erano delle botteghe; del celebre Ponte Vecchio invece restituisce la memoria storica di un’alluvione avvenuta nel 1235, che lo aveva in parte distrutto, dipingendolo con le impalcature.

Nel mese dedicato alle parole l’appuntamento con l’arte non poteva non rendere omaggio al nostro Dante, padre della lingua italiana che nel 2021 celebriamo a 700 anni dalla sua morte.

Dove potete incontrare oggi Dante e Beatrice? Vi aspettano alla Walker Art Gallery di Liverpool, insieme ai loro tre schizzi preparatori.

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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