Home > libri > un caffè con... > Elena Turchetto. I preziosi consigli natalizi di una libraia

Culture. Eat it

7 Dicembre 2021

un caffè con...

Elena Turchetto. I preziosi consigli natalizi di una libraia

di Ramona Lucarelli

Che il Natale renda tutto un po’ più magico siamo d’accordo, Grinch a parte. Ma c’è un posto dove il clima natalizio si respira a grandi boccate e per me quel posto si chiama libreria.

Non so se vi è mai capitato di farvi un giro nelle settimane che precedono il Natale, io si e potrei suggerirvi di mettervi comodi a guardare l’umanità che gironzola tra gli scaffali alla ricerca del libro perfetto.

Quando a Spilimbergo ha chiuso la storica libreria Menini in molti hanno visto andar via un pezzetto della nostra cittadina, quindi intervistare la nuova libraia è motivo di grande entusiasmo.

Oggi prendiamo il caffè con Elena Turchetto, la libraia de La Luna de Carta.

Elena è una persona disponibile, intraprendente e piena di entusiamo. Entrare nella sua piccola libreria è come essere accolti a casa sua: non manca il sorriso, ci sono le chiacchiere di libri e le mille idee che popolano il suo spazio.

Ed Elena tra i libri ci è professionalmente cresciuta: per vent’anni è stata una grafica editoriale, i libri li ha impaginati, curati, scritti e riscritti fino a quando non è approdata a La Luna de Carta.

Come tutte le cose belle, ci è arrivata quasi per caso. Il 15 agosto 2020 ha accettato la scommessa e davanti al via vai di persone che curiose entravano nella sua libreria ha dato inizio a uno dei tanti sogni rimasti in fondo al cassetto.

L’ultima intervista dell’anno è dedicata a lei e ai preziosi consigli natalizi di una libraia.

1. Quali erano le letture natalizie preferite di Elena bambina?

La mia non era una famiglia di lettori, in casa di libri per me non c’erano molti. Conservo però il ricordo di un libro in particolare che ancora oggi porto con me: il suo titolo è Cappuccetto Rosso e altre fiabe edito da Bulgarini. Più che la storia sono state le illustrazioni a catturarmi, e tra queste ricordo che una in particolare era la mia preferita; lo era a tal punto da farmi trasformare una tradizionale fiaba in una storia tutta mia alla quale avevo dato il titolo di Cappuccetto rosso e il lupo buono. È così che l’ho raccontata alle mie figlie, proprio come è arrivata nella mia infanzia.

2. Cosa significa essere libraia oggi?

È senza dubbio una sfida. Non sono nata libraia ma per vent’anni sono stata un’operatrice editoriale. Il mio percorso di formazione si è arricchito grazie alle persone che ho incontrato nella vita e che mi hanno donato un po’ della loro passione dei libri.

Tra queste ricordo con affetto la maestra Maria Teresa che dedicava l’inizio di ogni giornata alla lettura di una storia, un ricordo che nel tempo è diventato indimenticabile e il cui oggetto simbolo era il cuscino. Poi c’è stata Marilena, la bibliotecaria, una risorsa grandissima. Grazie a lei la passione per la lettura è cresciuta, è stata la prima a consegnarmi una copia di Harry Potter quando non era ancora il caso editoriale che oggi conosciamo.

Immagino la libraia come una persona che ti cuce il libro addosso, una sorta di sarta editoriale.

Riguardo alla libreria come luogo, lo vivo come un posto che appartiene a tutti, che cresce attraverso gli interessi delle persone che varcano quella porta.

3. Quali sono le tue imperdibili storie di Natale?

Ecco il mio personale elenco di storie natalizie che attingono dal presente e dal passato:

  • La cena di Natale, edizioni Clichy: è un libro divertentissimo. Incontrerete una volpe, una donnola e un lupo che a Natale vorrebbero cucinare un tacchino. Peccato che la Signora Tacchina in questione sia un osso duro e visto il caos che regna in quella casa voglia dare loro due dritte prima di essere infornata. (Dai 0-3 anni)

  • La notte prima della notte prima di Natale, edizione Mondadori: il titolo è già grandioso, racconta la storia di Donato, un maialino volenteroso ma un po’ goffo, che combina guai al punto di essere bandito dal suo villaggio; è così che si mette alla ricerca di un nuovo posto in cui vivere. È una lettura classica, delicata nel racconto e nel suo mondo illustrato, che amo per la sua semplicità. (Dai 4 anni)

  • Fulmine. La prima renna di Babbo Natale, Salani editore: questa è la storia di una piccola renna che vive insieme alla sua mamma in un circo. Ogni sera la mamma le racconta della stella polare, della neve che brilla in un posto lontano. Quando una sera il guardiano del circo lascia sbadatamente aperta la porta del recinto Fulmine capisce che è giunta la sua occasione di scoprire il mondo, di lasciarsi guidare dal suo sogno. (Dai 4-5 anni)

  • L’orso, edizioni Camelozampa: è una storia da regalare a Natale come inno all’immaginazione dei bambini e all’amore dei genitori. Mentre una bambina dorme un orso le si avvicina e la lecca per svegliarla, ma la prima reazione non è di paura bensì di affetto. Cosa accadrà? È un classico, recentemente ripubblicato, una storia di amicizia e di fiducia, un dolce racconto. (Dai 4 anni)

4. Qual è il tuo libro sul comodino?

Mensilmente ho circa dieci libri sul comodino, ma se dovessi sceglierne uno vorrei senza dubbio ricordare Le ali di Berta, un libro che vorrei che tutti avessero, una storia che davvero mette le ali. Poi ci sono i libri che stazionano fissi: L’alchimista di Paulo Coelho, tra i pochi romanzi che ho riletto, che ad ogni età ha qualcosa da dire; La luna di carta di Andrea Camilleri, un libro speciale dal quale ho tratto ispirazione per il nome della libreria e Riccardino, perché Camilleri ha sempre fatto parte della mia vita, a lui è legato il ricordo della libreria di due cari vicini ai quali ho letto ad alta voce per la prima volta un suo libro.

Camilleri è un autore che porto nel cuore. È stato di ispirazione per molte delle scelte della mia vita, soprattutto quelle professionali. Prendi La Luna de Carta: si chiama così proprio in omaggio al libro dello scrittore siciliano ma porta con sé anche un pezzetto della storia della mia famiglia, perché il mio papà è nato a Pordenone e in pordenonese l’avrebbe chiamata de carta la mia Luna.

Photos: Sara Cartelli

SPREAD THE CULTURE

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo subito!

Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

email me

follow me

Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

NEWSLETTER

Join the eat culture

La cultura da mangiare che
non teme la prova costume.

Entra a far parte
della nostra famiglia!