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Libro: Febbre di Jonathan Bazzi edito da Fandango Libri

Culture. Eat it

20 Luglio 2020

il libro sul comodino

Febbre di Jonathan Bazzi. La storia di una rinascita

di Ramona Lucarelli

Prima di leggere le parole dello stesso Jonathan Bazzi avrei definito Febbre un libro coraggioso e il perché a me sembrava evidente. Jonathan apre alla sua vita, al suo corpo, al suo cuore.

Il mio non è coraggio, mi è venuto spontaneo, raccontare, scrivere un post o entrare in una stanza, guardarvi e dire: ho l’HIV, e accettarne le piccole conseguenze espressive: gesti, parole, silenzi.

Arrivata all’ultima pagina penso ancora a Febbre come ad un libro di chi ha cuore (“coraggio” dal latino coraticum o cor habeo), di chi ha deciso di condividere le proprie paure, del dolore o della minaccia della morte, e che non teme di affrontare lo scandalo che alcune parole possono suscitare.

Libro: Febbre di Jonathan Bazzi edito da Fandango Libri

Un proverbio dice “tanta pazienza, forza e coraggio che la vita è un oltraggio”.

È così che in Febbre Jonathan Bazzi scrive della sua vita, della sue origini, del virus dell’HIV e di come la parola sia diventata l’affilata arma attraverso la quale scoprire e proteggere se stesso.

Febbre è un memoir.

È il racconto di un ragazzo che cresce a Rozzano, della quale descrive le superfici, le persone, le atmosfere e nel farlo racconta della sua infanzia, della sua famiglia e poi della sua sieropositività.

Marchio, stigma, vergogna?

No, un “sollievo”. Perché – come lo stesso autore afferma – quando scopri dopo una serie di autodiagnosi che il male che si annida dentro di te non è una malattia in stadio terminale è il sollievo ciò che provi.

Febbre è la “verità emotiva” che Jonathan decide di raccontare dalla sua condizione di “contaminato che non prova vergogna”.

Voglio rimanere là dove sta il dolore, per frammentarlo con le parole e fargli fare un po’ meno male.

La sua storia parte dall’infanzia di bambino invisibile – a cui dedica il libro – cresciuto in una famiglia nella quale assiste a episodi di violenza verbale e fisica, e nella quale non sente ascoltate le sue attitudini che finisce così per coltivare in solitudine.

Rozzano è il palcoscenico dove la sua vita si snoda tra angoscia e sopravvivenza, quella periferia milanese definita “Il Bronx del Nord: il paese dei tossici, degli operai, degli spacciatori. I tamarri, i delinquenti, la gente seguita dagli assistenti sociali.”

Nascere a Rozzano può essere una condanna, Rozzano il veleno e l’antidoto, e questo Jonathan lo sa ma resiste. Resiste al timore di sentirsi solo, già prima della scoperta della sua omosessualità, lotta una vita intera contro l’indifferenza, il biasimo, la cattiveria.

Il tema dell’accettazione va ben oltre l’omosessualità o la dichiarata sieropositività secondo me. Jonathan cerca di sentirsi accolto per quello che è: non è Desirée la figlia femmina che il padre desidera, non è Antonio il “nipote allineato” che i nonni avrebbero voluto.

Ma chi è allora Jonathan Bazzi?

Sono nato a Rozzano ma non so menare, leggo, scrivo, balbetto, mi piacciono i maschi.

Jonathan è in Febbre una voce dalla scrittura intima, schietta, che scava tra le relazioni parentali, familiari, personali. Quattro anni fa gli è venuta la febbre, ha scoperto di avere l’HIV e ha deciso di raccontarlo a tutti, perché?

Ho deciso di essere un sieropositivo che si lascia individuare, che racconta più che lasciarvi immaginare.
Davanti al pregiudizio reagire alzando la posta: meglio tacere? Lo sapranno anche i muri. I panni sporchi si lavano dove ti pesa meno farlo.

L’ultima volta che mi sono sentita così coinvolta nella storia della vita di qualcuno stavo leggendo L’educazione di Tara Westover (trovate qui le mie impressioni).

Febbre mi ha ricordato ad ogni pagina il significato della parola empatia, la sua importanza, e quanto spesso ne sento la mancanza.

Vi consiglio di entrarci in punta di piedi, occhi, mani, cuore.

Febbre di Jonathan Bazzi. La storia di una rinascita

Jonathan Bazzi - Febbre

Febbre di Jonathan Bazzi: il libro.

Tempo di Lettura

una settimana nella vita di Jonathan Bazzi

Photos: Sara Cartelli

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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