
Culture. Eat it
9 Febbraio 2015
“Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto sia: di doman non c’è certezza.” Canzone di Bacco, Lorenzo de Medici
Per la serie “ricette a tema” questa è senza dubbio la più goduriosa, emblematica tanto per i dolci addicted, quanto per coloro che ci provano a stare a dieta ma che a carnevale proprio non si può fare. Tradizionalmente create generazioni addietro per accompagnare le settimane di vizi antecedenti l’austerità della quaresima, Artisign Explosion oggi vi propone le frittelle come cura per lo stress quotidiano o come rifocillante calorico (ma sono light&helthy eh – no, non è vero. Perché a carnevale ogni scherzo vale!) contro il gelo di questi giorni, oppure al posto di una scatola di ciccolatini consolatori alla Bridget Jones per ovviare, con una bella colata di crema, alle macchie di cioccolato. Vi assicuriamo una ricetta noia-free largamente testata nella nostra cucina e stra-approvata da tutti i nostri amici!
Ingredienti (per 25 frittelle circa)
Per l’impasto:
- 250 ml di acqua
- 3 uova medie
- 200 gr di farina 00
- 60 gr di burro
- 25 gr di zucchero
- 8 gr di lievito in polvere
- vanillina
- uva passa con un goccio di rum
- un pizzico di sale
Per la crema:
- 300 ml di latte
- 2 tuorli
- 30 gr di farina o maizena
- 70 gr di zucchero
- scorza gratuggiata di un limone e un’arancia
- un pizzico di sale
- 250 ml di panna fresca da montare
Zucchero semolato per la copertura.
Olio di semi per friggere.
Procedimento
Per preparare le nostre frittelle iniziamo dalla crema che le andrà a farcire. Realizziamo una classica crema pasticcera mettendo a scaldare in una pentola antiaderente il latte, che toglieremo dal fuoco non appena avrà raggiunto il bollore. Nel frattempo montiamo con le fruste elettriche i tuorli con lo zucchero ed un pizzico di sale, aggiungiamo anche la farina e le scorze degli agrumi grattugiate, e mescoliamo. Ora che abbiamo ottenuto un impasto liscio ed omogeneo possiamo versare un pochino alla volta il latte caldo a filo mescolando immediatamente, per evitare che cuocia l’uovo. Rimettiamo il composto sul fuoco e mescoliamo costantemente (per scongiurare il rischio frittata) fino a che la crema non avrà raggiuntola la densità voluta.
Ora dobbiamo attendere che si raffreddi ricoprendola con della pellicola a contatto (per evitare che si formi quella fastidiosa patina sulla superficie). Una volta raffreddata completamente la crema, possiamo aggiungere la panna montata, incorporandola delicatamente dal basso verso l’alto… e la nostra crema diplomatica è pronta!
Adesso passiamo alla preparazione del vero e proprio impasto delle frittelle, iniziando con lo sciogliere il burro unito all’acqua in una casseruola con l’aggiunta di un pizzico di sale e dello zucchero. Non appena inizia a sobbollire spegniamo il fuoco e aggiungiamo la farina mescolando fino a farla assorbire. Dobbiamo ora dare una prima cottura all’impasto, mescolando in modo continuo a fuoco minimo per un paio di minuti o comunque fino a che sul fondo della pentola non verrà a formarsi una patina bianca, segno dell’avvenuta cottura del composto.
È il momento di aggiungere le uova una alla volta. Infatti, dobbiamo avere cura – e pazienza – che il primo uovo sia stato assorbito perfettamente dall’impasto prima di versare il successivo.
Quando si sarà venuto a creare un impasto liscio e uniforme possiamo aggiungere il lievito e l’uva passa precedentemente ammollata in acqua calda e rum.
È giunta l’ora di friggere: usiamo olio di semi o di mais (hanno un sapore più neutro rispetto all’olio evo e un punto di fumo superiore) in cui tuffiamo le palline di impasto aiutandoci con due cucchiaini. Il fuoco dev’essere basso, le frittelle devono dorarsi lentamente di modo che si gonfino e si cuociano all’interno senza bruciare esternamente. Se seguite tutte queste indicazioni non assorbiranno per nulla l’olio e non rimarranno unte nemmeno un pochino.
Una volta cotte le poniamo su carta assorbente e le facciamo roteare nello zucchero semolato per andare poi a farcirle, con l’aiuto di una sac a poche, della nostra crema diplomatica.
Ed ecco fatto, le nostre frittelle sono pronte a far felice chiunque abbia la fortuna di papparsele!
Photography Sara Cartelli
© Immagini The Eat Culture
Autore

biografia:
Cogitatrice impegnata, praticante dell’Amore Universale, su di lei nemmeno una nuvola. A 30 anni non ha ancora la minima idea di come vuole essere a 32: una, nessuna ma forse non centomila. Grazie al cielo tutto scorre. Panta rei. E alla fine, come in uno splendido giardino Bahai, verrà estasiata da un’illuminazione. E vivrà per sempre felice e contenta.