
Culture. Eat it
26 Settembre 2016
D’amore si muore ma io no è il primo – e speriamo non ultimo – romanzo di Guido Catalano, autore torinese noto ai più come”ultimo poeta vivente”. E con lo stile della poesia, fatto di versi brevi e ritmati, Catalano racconta la nascita dell’amore tra Giacomo e Agata:
“Ti va di rendermi felice?”
“Neanche per sogno.”
“E perché mai, mia cara?”
“E’ pericoloso, mio caro.”
“Da quale punto di vista? Se è lecito.”
“Renderti felice significa avere il potere di renderti infelice.”
“Accetto il rischio.”
“Sei sicuro?”
“Lo sono.”
“Ti amo.”
“Sono felice.”
“Non ti amo più.”
“Soffro.”
“Vedi?”
“Cristo, avevi ragione.”
“Lo so, è una storiaccia.”
Una “storiaccia” quella tra il poeta semi-professionista e l’aracnologa che piace molto e sapete perché? Perchè sono reali come tutte le persone che sbagliano sapendo di farlo, che amano senza chiedersi cos’è l’amore, che dicono bugie pensando forse che la verità sia sottovalutata, che hanno dubbi o fragili certezze.
Giacomo vi darà il permesso di entrare nella sua testa, di provare le sue strane ipocondrie e di averne pietà, di sentire il sapore dei baci di Agata e di provare rabbia – perché ci sono momenti che da donna vorresti strozzarlo ma alla fine no, lo amerai.
Amore dicevamo quindi, ma anche tante risate generate da Francesca l’amica pazza, Todor l’amico di penna ottimista-pessimista, da Tonio l’amico immaginario e da una madre “ultracorpo”.
Ero al liceo quando la mia prof.ssa di italiano – la cara Savocco – aveva sottoposto alla classe un’interessante interpretazione latina dell’origine delle parola “amore” (a-mors = senza morte) che dava a questo sentimento una forza che non conosce fine, in cui non ci può essere morte, come se l’amore fosse invincibile.
Mi sa tanto che Milva aveva torto, ma Giacomo no.
Scoprite perché leggendo il libro.
Durata della lettura: un paio di sere
Photography: Sara Cartelli.
© Immagini The Eat Culture.
Autore

biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.