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12 Aprile 2016

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IL LIBRO SUL COMODINO: SOTTOMISSIONE

di Ramona Lucarelli

François è un docente di Lettere dell’Università Sorbona IV di Parigi, il quale ha dedicato i suoi studi a Huysmans, scrittore decadente che sul finire della propria vita si è convertito al cattolicesimo. Come in una sorta di parallelismo il protagonista è destinato ad una sorte ad esso analoga: nel romanzo distopico “Sottomissione” di Michel Houellebecq la storia è ambientata in una spiacevole possibile società di un prossimo futuro – la Francia del 2022 – nella quale sale al potere il partito islamico guidato da Ben Abbes, un politico all’apparenza moderato se messo a confronto con il Front National di Marine Le Pen, uscito sconfitto alle elezioni.

Il protagonista ci viene presentato come un intellettuale di mezza età, annoiato e privo di entusiasmo verso la sua professione. La sua vita scorre imperturbabile, scossa solo da incontri amorosi con giovani studentesse. François non sembra prestare molte attenzioni al mondo che lo circonda, nemmeno all’ascesa del partito islamico che, da ateo quale sembrerebbe essere, dovrebbe interessarlo da vicino. L’uso del condizionale è d’obbligo: il professore infatti si convertirà all’Islam per proseguire la sua carriera, scelta che lo porterà a godere anche della poligamia, di un aumento salariale e di una pensione anticipata.

Cosa mi lascia un po’ perplessa?

Il mondo femminile, precisamente il fatto che non sembra esistere.
Sciltian Gastaldi, scrittore e giornalista de “Il fatto quotidiano”, si esprime chiaramente in merito: “nella Francia di Sottomissione non esistono le donne intellettuali, non esistono le donne professoresse d’università, non esistono le femministe, le scrittrici, le politiche, le studentesse, le militanti di sinistra o di destra, le giovani, le vecchie. Rien. Le donne non esistono.”

Perché leggere allora “Sottomissione”?

Perché è un regalo ricevuto da uno dei miei più carissimi amici; perché a volte leggere qualcosa di differente ti fa dono di un tempo che non ti saresti mai preso, quello della riflessione e dell’approfondimento su una realtà a noi più vicina di quanto si possa fantasticare; perché rimane – per quella che è la mia modesta opinione – la prova di uno scrittore capace.

Si legge per svariate ragioni: farsi un’idea di ciò che accade nel mondo, confrontarsi e imparare a farlo con lo scopo di allenare la mente ad aprirsi è una di queste.

 

 

Durata della lettura: una settimana

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Photography: Sara Cartelli.
© Immagini The Eat Culture.

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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