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Illustrare il lockdown

Culture. Eat it

26 Marzo 2020

arte

Illustrare il lockdown

di Sara Cartelli

È come fossimo dentro ad una giostra, emotivamente parlando. Ed è difficilissimo, almeno per me, in questo preciso momento riuscire a scrivere. Scrivere qualcosa di sensato. Vivo il silenzio.
E dentro quel silenzio mi trovo bene. La sera esco in terrazzo e mi sembra tutto surreale. Non s’ode il rumore delle macchine nella provinciale o il solito pirla che parte sgommando al semaforo, solo i cani qualche volta parlano tra di loro, ma anche loro sembra abbiano capito che non c’è più niente a cui abbaiare. Alle nove le serrande delle case sono tutte abbassate, sono tutti dentro e quel qualcuno che è fuori lo è solo perché deve fumare.
La vita fuori non esiste quasi più, almeno per noi umani. Però esiste quella dentro. Dove tutto vive ancora: le emozioni soprattutto, che ballano e stringono e cantano e fanno bene e anche malissimo.

Questo per noi doveva essere un mese di colori. E siccome non so ancora colorare con le parole questo momento, ho deciso che a parlare per me oggi saranno le illustrazioni. O meglio gli illustratori.

Quelli che hanno deciso di dare un volto, un’immagine, un colore a questo strano tempo. Ho raccolto una piccola selezione di illustrazioni per ritrovarci, sognare, sorridere e meravigliarci pure.
Alla prossima, speriamo con tutte le parole in testa.

 

La quarantena illustrata – una piccola rassegna

 

Nvard Yerkanian (autrice anche dell’immagine che trovate in copertina)

 

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Daniel Garcia

 

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Gli italiani e il coronavirus – Katrien Riks

 

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Alone Toghether – Alessandra Olanow

 

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Best place to be confined – Agathe Sortlet

 

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Christoph Niemann

 

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Low Blow – Jean Jullien

 

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Letícia Fujikawa

 

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Vecinos – Alvaro Castro

 

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Paola Escobar

 

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Giulia Rosa

 

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Quarantinder – Butcher Billy

 

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Davide Toffolo

 

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Naomi Kado

 

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Giulia Neri

 

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Shahul Hameed

 

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Autore

Sara Cartelli

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Sara Cartelli

biografia:

Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.

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