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La città dei vivi. Nicola Lagioia racconta Roma in una delle sue notti più buie

Culture. Eat it

1 Luglio 2021

il libro sul comodino

La città dei vivi. Nicola Lagioia racconta Roma in una delle sue notti più buie

di Ramona Lucarelli

Il pensiero di poter non essere la vittima ma il carnefice mi toglie il sonno.

In questa storia – efferata, feroce, angosciante – non c’è trama da scoprire, il libro di Nicola Lagioia La Città dei vivi è il racconto di quello che tutti conoscono come il caso Luca Varani.

Libro: La città dei vivi di Nicola Lagioia

A volermi esprimere meglio questo libro credo cerchi di raccontare il Male in senso più ampio, conducendo lentamente in quell’abisso che “mangia” quel che avvolge, dentro al quale è forse meglio perdersi perché a cercare qualcosa da salvare si può restare scioccati per l’inaspettato vuoto.

Nicola Lagioia conduce dentro uno dei casi di cronaca nera più scioccanti degli ultimi tempi, in un delitto che porta il nome della vittima ma che della vittima racconta i suoi carnefici: Manuel Foffo e Marco Prato.

In un’indagine che in prima battura respinge ma che poi finisce per accettare, l’autore muove i primi passi raccogliendo informazioni per una ricca documentazione fatta di interviste, ricerche, incontri e atti giudiziari.

“Questa persona che avete ucciso, chi è?”
“Non lo so”
“Non lo sai?”
“Non lo so”
“E perché l’avete uccisa?”
“Non lo so.”

È il 2016, Luca Varani muore in un appartamento al decimo piano di via Igino Giordani a Roma per mano di Manuel Foffo e Marco Prato che dopo ore di torture e sevizie, difficili anche solo da immaginare, lasciano il ragazzo ad una lenta e atroce morte.

Sembrava che l’intero stabile fosse immerso in una vasca di sangue. Se ne sentiva l’odore, non era un odore reale, quanto un’emanazione nauseabonda capace di far andare fuori di testa chiunque ci fosse stato esposto a lungo.

Mentre Manuel Foffo lascia l’appartamento per andare insieme ai familiari al funerale dello zio, Marco Prato tenta il suicidio, non riuscito, sulle note di Ciao amore ciao cantata da Dalidà in una stanza d’albergo.

Ciò che terrifica è che nel cercare il filo della matassa il capo non si trova, il delitto senza movente è il frutto della roulette russa di due giovani chiusi in un appartamento dopo giorni consumati a base di alcool e droga.

Nicola Lagioia prende per mano il lettore nella lunga notte di Roma – La città dei vivi – descrivendo l’incanto e il declino, il degrado e la ferocia, la bellezza e la corruzione. Restituisce una fotografia della Capitale scattata dagli occhi di chi ci si è trasferito da giovane pieno di sogni, della quale però ha conosciuto presto e teme ancora la stretta.

In questa storia, raccontata senza giudizio e sensazionalismo, Nicola Lagioia cerca di scavare nelle vite delle persone coinvolte interrogandosi sulla natura di un delitto che non trova risposte ma del quale offre possibili sguardi:

Bisognerebbe amare la vittima senza bisogno di sapere nulla di lei. Bisognerebbe sapere molto del carnefice per capire che la distanza che ci separa da lui è minore di quanto crediamo.

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Libro: La città dei vivi di Nicola Lagioia

Tempo di Lettura

una settimana nella notte più buia

Photos: Sara Cartelli

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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