
Culture. Eat it
31 Maggio 2017
Possono i sogni essere considerati poesia? O una casa da sogno essere considerata poesia?
Forse no, o forse assolutamente sì. Perché noi pensiamo che la poesia debba essere fatta solo di parole, ma magari è anche colori, geometrie che si incastrano, personalità che si fondono, luci che illuminano, suoni che rievocano.
Casa è poesia.
Casa è la parola magica
Il luogo in cui tornare
Quello in cui restare
O quello da cui scappare
Casa è l’unica cosa che ricordi bene
Quando tutto sembra dissolversi nella mente
Casa è il primo
E l’ultimo luogo
Casa sei tu, noi che la abitiamo
Insieme
Casa è una bella parola. E forse è proprio per questo che mi innamoro facilmente… delle case altrui.
Quella che vi presento oggi è una dimora vittoriana, situata a Chicago, risalente al 1880. Arredata dagli architetti Jodi Morton e Fred Wilson, mixa sapientemente il romanticismo dello stile bohemien al rigore di quello contemporaneo, inserendo qua e là qualche accento pop. Il risultato finale è assolutamente spettacolare, quasi spiazzante per certi versi ma certamente questa casa ha personalità da vendere.
Dunque, lasciatevi ispirare, e sognate un pochino immersi nella poesia di questa meraviglia. Poi, tornare alla vostra casa e riempitela di attenzioni, se lo merita.
Immagini via: domino.com
Autore

biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.