Culture. Eat it
11 Febbraio 2014
Girovagando nel web mi sono ritrovata davanti a delle immagini che mi hanno fatto porre la domanda: “perché non ti ho mai incontrato prima?”. Forse è colpa mia o forse, ai talenti italiani non viene data la visibilità che meriterebbero. Ma di chi sia la colpa non ha importanza perché oggi abbiamo l’onore di presentarvi un artista con la “A” maiuscola.
Il suo nome è Pierluigi Longo, ed oltre al fatto di essere un milanese doc è uno che ha sempre avuto le idee chiare su cosa avrebbe voluto fare nella vita. Dapprima si è iscritto al Liceo Artistico, successivamente ha frequentato l’Istituto Europeo di Design ed è finito a lavorare come illustratore per l’editoria e la pubblicità. Idee chiare sul cosa, un po’ meno sul come, che è arrivato dopo: come lui stesso racconta, per i primi dieci anni di lavoro non aveva uno stile preciso, utilizzava principalmente acquarelli e china, finché un bel giorno è arrivato il computer. Una svolta per lui, che così finalmente, ha potuto far rivivere la sua passione infantile per il collage.
Con il suo stile retrò futuristico, Pierluigi Longo, mixa sapientemente soggetti, oggetti e concetti, creando un equilibrio unico nel suo genere. Le fonti sono molto spesso personali, come foto fatte nei musei, immagini di vecchi libri, giornali e cartoline, ma anche internet aiuta nella ricerca. Quando ci immergiamo nelle sue opere non riusciamo a distinguere il confine tra realtà e fantasia, perché ogni tassello del collage sembra nato per essere lì, in quel determinato posto. Quel che è certo è che ogni immagine è tangibile e reale perché ognuno di noi, volendo, la può ammirare.
