Culture. Eat it
13 Novembre 2013
A scuola si sentiva vincolata, costretta, limitata rispetto a quelle che erano le sue aspirazioni. Sin da bambina cercava di organizzare esperienze, in cui le persone si potessero incontrare e sentire bene, tentando di scoprire la sua strada. E il destino ha voluto che la scoprisse. Un giorno, non trovando le scarpe a lei più congeniali nei negozi ha iniziato a disegnarle da sé, seguendo con un artigiano la produzione. Amiche e non solo la fermavano per chiederle dove le avesse comprate e così, decise di creare una piccola linea da vendere a conoscenti. Ora questa piccola linea è diventata un marchio artigianale riconosciuto e apprezzato: stiamo parlando di C.B. Made in Italy e della sua fondatrice Cecilia Bringheli.
Una linea eccellente di mocassini e pantofole, prodotti in una piccola fabbrica poco distante da Milano, che sono capaci di fondere la cultura artigiana italiana alle più moderne tecnologie. Ogni paio richiede un minimo di 3 ore di lavorazione ed è curato con estrema minuzia, dal taglio della pelle fino all’assemblaggio di ogni piccolo dettaglio. Ogni passo contribuisce alla qualità’ e alla durevolezza di queste calzature che non sono solo esteticamente belle, ma anche comode, perché realizzate con i migliori pellami e tessuti esistenti.
Le scarpe C.B. Made in Italy sono perfette in innumerevoli situazioni, in ogni momento della giornata ed in ogni luogo. Senza tempo e senza orari, sono l’ideale per donne che vogliono sentirsi eleganti senza rinunciare alla comodità. Colui che ha detto che solo i tacchi ci rendono raffinate, oggi si dovrà ricredere…
