Culture. Eat it
18 Aprile 2017
Ci sono storie che non hanno bisogno di grandi presentazioni. Sono sopravvissute al tempo che passa e per questa ragione hanno guadagnato un posto d’onore tra i grandi classici; eppure a volte questo riconoscimento può far perdere loro d’attrattiva come accade per quei libri di cui si conosce l’epilogo. Se però una storia anziché cambiare veste, o copertina, cambiasse voce la faccenda si fa diversa.
Paola Cortellesi ha letto per tutte le fan di Jane Austen il fiore all’occhiello della sua produzione: Orgoglio e pregiudizio.
Può un lettore trovare soddisfacente l’ascolto di un romanzo? può affezionarsi ad una storia in assenza dell’oggetto libro?
Prima dell’ascolto di questo audiolibro la mia risposta sarebbe stata no, ma in effetti ci sono sempre delle eccezioni. Sono stata contagiata da una delle mie bibliotecarie di fiducia. Elisa non si entusiasma facilmente, il massimo dell’esternazione di un sentimento è racchiuso nella parola “bon”: con “bon” Elisa vuole dire “fantastico”, “va bene”, “ok” e chissà quali altre parole, ma se l’aveste sentita parlare della lettura della Cortellesi, sareste corse a comprare l’audiolibro di Orgoglio e pregiudizio.
Paola Cortellesi è Elizabeth Bennet, Darcy, Jane, Mr Bingley, Lidia, Mary, Mr & Mrs Bennet. La sua voce è un coro, una pluralità di suoni capace di farti immaginare con l’alternanza dei toni la vivacità dei caratteri, le sfumature delle personalità, persino i volti dei personaggi.
Prima d’ora non avevo mai pensato a quanto potesse essere magico l’ascolto di un romanzo: c’è bisogno di silenzio, concentrazione e del desiderio di mettersi in ascolto dell’altro.
Niente di nuovo se si pensa al programma Ad alta voce in onda su Radio3, dove grandi attori rileggono alla radio i classici della letturatura, e non solo. Insomma, in assenza di un libro da stringere tra le mani l’udito deve farsi finissimo.
In momenti come questo penso all’assenza come ad una ricchezza, all’opportunità di vivere un’esperienza, come quella della lettura, in una modalità differente.
Non leggere ma ascoltare.
Si tratta pur sempre di una voce, non della mente ma del cuore, che qualcuno presta per raccontare una storia e per farti emozionare di nuovo, perché un grande classico dell’800 come Orgoglio e pregiudizio può essere letto, riletto, ascoltato e letto, riletto e ascoltato ancora.
Durata dell’ascolto
12 ore (non prendete paura, voleranno)
Ph. Sara Cartelli
© The Eat Culture
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.
