Culture. Eat it
5 Luglio 2018
arte
Saresti in grado di apprezzare una bellezza differente? Normal, il progetto fotografico di Peter DeVito
L’estate è bellezza baby. Quella frivola, provocante, sbarazzina. Quella del vedo non vedo, o vedo anche troppo. La bella stagione ci costringe a metterci in mostra, a scoprirci, a esporre ciò che d’inverno possiamo (anche molto volentieri) celare.
Ma cosa significa realmente la parola bellezza? Perfezione? A giudicare dalla quantità di filtri liscianti utilizzati su Instagram e dall’abbondante abuso di strumenti come Photoshop sembrerebbe di sì.
Ma chi definisce cosa è realmente bello?
Guardando le immagini di Peter DeVito ho capito che, se si vuole, è possibile ribaltare il modo in cui viene percepita la bellezza.
Con il suo progetto “Normal” ha fotografato persone affette da albinismo, vitiligine, alopecia, voglie e altre condizioni genetiche, mettendo in luce il loro fascino e normalizzandole. Ma, soprattutto, ha reso evidente che il problema è principalmente negli occhi di guarda e giudica.
Sono il pregiudizio e i luoghi comuni a rendere “diverse” queste persone. E le loro storie impresse su carta ne sono la dimostrazione.
La vera verità è che la società tende ad appiattire la bellezza. Viviamo in un mondo dominato da piccoli cloni: tutti con lo stesso naso, la stessa bocca, le stesse ciglia fintissime, lo stesso taglio di capelli, le stesse sopracciglia definite. E questo ci ha fatto dimenticare la cosa più preziosa: l’individualità.
Potete apprezzare il talento e il progetto di Peter DeVito nel suo profilo Instagram. Leggete le storie di questi ragazzi, alcune sono dei veri e propri pugni allo stomaco. È terrorizzante la mancanza d’empatia di alcune persone ed è ancora più terrorizzante essere discriminati perché non si risponde a uno standard di bellezza comune.
Per fortuna c’è ancora chi crede che la diversità possa rappresentare una preziosa sorgente di fascino. Dipende solo dagli occhi con cui la si guarda.
Autore
biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.