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Che cosa rappresenta la copertina di Unknown Pleasures

Culture. Eat it

7 Luglio 2022

l'ho scelto per la copertina

Oltre i Joy Division. Unknown Pleasures: storia di una copertina “spaziale”

di Sara Cartelli

È una delle copertine più iconiche, più replicate, più amate.
Tatuaggi, t-shirt, capi d’abbigliamento, illustrazioni: è un’immagine che ormai fa parte dell’immaginario collettivo indipendentemente dalla sua provenienza, indipendentemente dai Joy Division.

Ma che cosa rappresenta la copertina di Unknown Pleasures?

È il 15 giugno del 1979. Nei negozi compare un album nero con una piccola e misteriosa immagine bianca che sembra raffigurare delle montagne o uno strano elettrocardiogramma. Nient’altro. Non c’è il nome della band, né un titolo, niente che possa identificarlo. Una scelta azzardata per l’album d’esordio di una band sconosciuta.

L’autore è Peter Saville, grafico e art director inglese, cofondatore di una delle etichette indipendenti più popolari nella storia della musica, la Factory Records. Unknown Pleasures è la prima di numerose copertine di successo, in seguito lavorerà anche con David Byrne e Brian Eno, Pulp, King Crimson, Roxy Music, New Order e moltissimi altri.

L’idea fu degli stessi Joy Division che consegnarono a Saville un’immagine proveniente dalla Cambridge Encyclopedia Of Astronomy. Quell’immagine che lui rielaborò era il grafico comparato delle frequenze del segnale di una Pulsar, una stella di neutroni.

Quel grafico però rappresentava qualcosa di straordinario, perché lì era impresso il segnale radio della prima pulsar scoperta dall’uomo – in realtà da una donna, l’astrofisica Jocelyn Bell Burnell – la PSR B1919+21.

Com’è straordinario anche il fatto che un gruppo new wave di Manchester, dalle sonorità tutt’altro che “facili”, sia diventato un fenomeno di culto e di costume. Qualcuno dirà che tutto è nato dopo la tragica scomparsa di Ian Curtis, morto suicida a soli ventitré anni nel 1980. Ed è vero, da un certo punto di vista è così. Ma ciò che ha reso immortali i Joy Division è la copertina di Unknown Pleasures perché come ha dichiarato lo stesso Saville:

è una sorta di template che le persone che le persone continuano a interpretare. Sono le infinite possibilità di interpretazione di quest’immagine che la rendono così potente e utile per scopi differenti, come la copertina di un album.

Photos: Sara Cartelli

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Sara Cartelli

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biografia:

Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.

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