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16 Dicembre 2020

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Pensieri di Natale – Ti porgo la mia cuffietta

di Sara Cartelli

Ve le ricordate le musicassette?

Era la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000, e io ero una bambina ragazza con uno stereo in casa.
Neanche una lira in tasca ma tante, tantissime, musicassette da registrare.

Lo facevamo quasi tutti, registravamo, ignorando le norme del copyright. La parola copyright non sapevamo nemmeno esistesse. Conoscevamo il significato del termine pirateria perché qualcuno si era messo a riprendere i film al cinema e a venderli in bancarelle poco raccomandabili. E poi c’era eMule. Una settimana per scaricare un album o un film con il modem a 56k. Quando il download interminabile era finito al 90% avevi scaricato un porno.

Erano tempi fatti di pazienza, visione, ascolto, condivisione.

Avevamo i walkman, i più fortunati il lettore-cd portatile, degli aggeggi ingombrantissimi.
E pure le cuffie erano scomodissime (con i copriauricolari che perdevi matematicamente), altro che Airpods. Ma facevamo una cosa bellissima, porgevamo agli amici o ai nostri primi amori una cuffia affinché ascoltassero non solo la nostra musica, ma chi eravamo noi. Affinché sentissero quello che sentivamo noi.

E se a loro piaceva poi tornavamo a casa e sceglievamo di dedicare loro il nostro tempo, premendo rec e stop in continuazione su una musicassetta vuota, scrivendo a mano in bella calligrafia i titoli delle canzoni che spesso erano in lingua inglese. E poco importava se conoscevamo, “forse”, il significato di mezza parola, con quel gesto donavamo noi stessi agli altri nella speranza di essere ricambiati e compresi.

Non sapevamo niente probabilmente, ma capivamo tutto.

Questi pensieri di Natale sono la mia musicassetta per voi. E anche se non li ascolterete spero, in cuor mio, che possiate donare la vostra musica a tutte le persone a cui volete bene. Potete scegliere un supporto fisico (cd o vinile), il formato digitale, o creare una playlist su Spotify. Fa bene alla musica, che è uno dei settori più colpiti dalla pandemia e credo possa fare molto bene anche a noi. C’è sempre più bisogno di prendersi del tempo per ascoltare e anche per ascoltarsi, in questo tempo dove tempo non c’è.

 

01. “Heroes” + “The Next Day” – David Bowie

Se esistessero ancora le musicassette, avrei registrato sicuramente questi due album assieme. Bowie e la cancellazione di Bowie. Due dischi fortemente connessi, riflessivi, pieni di sentimento.
E da brava amica direi: “non ti dico nulla, ascoltali entrambi e poi mi dici”.


02. Lungs – Florence + The Machine

Io, i Florence + The Machine li ho sempre ascoltati distrattamente (mea culpa). Non li avevo mai apprezzati davvero finché, assalita dalla noia cosmica della prima quarantena, non mi sono messa a guardare alcuni loro live su YouTube. È stata una rivelazione. Da brava convertita al culto di Florence Welch disseminerei quest’album nell’intero cosmo a tutte le anime del creato. Da regalare a congiunti e ricongiunti al grido di “ti prego, ascoltalo bene”. Farebbe felici pure i pesci.


03. Bugo – Dal lofai al cisei (o qualsiasi altro suo album)

Ha aperto il 2020 e non può abbandonarci alla fine. Dov’è Bugo? Bugo è in mille canzoni tristi, divertentissime, riflessive. Bugo è dentro ognuno di noi (non scherzo). Bugo è un pezzo di ognuno di noi perché Bugo è tantissime cose e, forse, Bugo si sente un po’ stretto dentro a Bugo. A parte gli scherzi, merita di essere scoperto e compreso. Perché Bugo non è uno dalla grande voce, ma è sicuramente uno dai molti talenti. In più ha scritto delle canzoni d’amore davvero meravigliose.  Vi farà stare bene e farà stare bene gli altri. Fidatevi di me.

 

Musica che si legge con 3 libri 3.

01. Le possibilità che dopo aver letto Bowie: una biografia David non vi piaccia sono piuttosto basse perché ciò che troverete al suo interno va oltre l’artista, troverete l’uomo. Altissima invece è la probabilità che vi fiondiate ad ascoltare le sue canzoni, e non solo se sarete già suoi fan. Questa biografia illustrata ha il pregio di catapultarvi nella vita di David e di farvi desiderare di saperne di più, eccovi qui serviti.

Bowie: la biografia illustrata

02. Di quale sostanza sia fatto l’immaginario di bellezza a cui si ispira Florence Welch è chiaro a tutti. Basta dare uno sguardo alle copertine dei suoi album o ai video delle sue canzoni per accorgersi che ad abitare la sua mente c’è il mondo dell’arte rinascimentale e preraffaellita. Useless Magic è un libro sulla bellezza. Quale inutile magia sembra volerci dire Florence, il bello è già nel mondo, a noi occorrono solo occhi allenati con cui guardarlo oppure qualche info in più per scoprirlo che trovate qui.

03. Amore mio illuminato è un libro meraviglia. Giulia Rosa racconta attraverso le sue straordinarie illustrazioni venti storie d’amore iconiche insieme alle parole di Lorenza Tonani, un’autrice capace di fare sintesi senza mai perdere cuore. Al suo interno troverete il racconto di “venti modi di amare”: artisti, letterati, cineasti, stilisti, cantanti e politici che insieme ai loro partner hanno creato “sodalizi umani e professionali unici”. Vi ho incuriosite? Se si, vi aspetto qui.

 

E infine, ma non per importanza, tre ricette di Natale da fare o regalare.

01. Semifreddo al torrone e amaretto

Un dessert di Natale che si prepara in 5 minuti. Perfetto per godervi appieno la magia, senza perdervi in cucina. Massimo risultato e minimo sforzo per un semifreddo dedicato al Duca Bianco che diventerà presto il vostro cavallo di battaglia. Ancora di salvezza per ogni cena dell’ultimo minuto, si prepara in un lampo ed è pure delizioso. Ecco qui la ricetta.

02. Linzer torte

Una crostata alle nocciole che non deve chiedere mai, neanche il giorno di Natale. Si narra di nocciole, burro, farina, uova, mandorle e frutti di bosco che uniscono le forze nella meravigliosa missione di allietare il palato della principessa Sissi. Di tempi oramai passati, di mirtilli a colazione, della lussuosa dovizia austroungarica e di balli in pompa magna. Si dice pure la sua ricetta sia la più antica al mondo.
La linzer torte è uno di quei dolci inossidabili, rassicuranti, che c’erano e ci saranno, resistendo agli anni che passano come un blazer di Chanel. Non stressa il palato con voli di gusti pindarici, i sapori sono quelli della terra e della memoria – ed è giusto sia così. Se vi va, la ricetta della linzer torte vi aspetta qui.

03. Kanelbullar

Giulietta dice a Romeo: “Che c’è nel nome? Quella che chiamiamo rosa, anche con un altro nome avrebbe il suo profumo”.
Crediamo che lo stesso valga per i kanelbullar, che li chiami con il loro nome originale, con il più mainstream di cinnamon rolls o con la traduzione italiana in spirali alla cannella la sostanza non cambia. E se è vero che le parole che pronunciamo plasmano le nostre azioni è altrettanto vero che queste elevano la salivazione a vette paradisiache, anche solo a pensarle. L’abbiamo scovata in un libro bellissimo, pieno di profumi e sapori: Fika & Hygge di Brontë Aurell. Sfogliandolo riscalda l’anima più di un tè sorseggiato alla finestra guardando fuori la neve scendere, più di un maglione di cachemire gigante che ti avvolge mentre ammiri l’aurora boreale, più di un abbraccio condiviso con il cuore prima delle braccia. Potete scaricare la ricetta qui.

Photos: Sara Cartelli

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Autore

Sara Cartelli

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Sara Cartelli

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Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.

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