
Culture. Eat it
25 Febbraio 2022
Uno “stupido frisbee”, regalo per il secondo anniversario di fidanzamento, comprato in un negozio dell’usato. Un numero due in argento perché lui aveva un’altra donna e lei non poteva sopportare di non essere il suo numero uno. Un’ascia con cui lui ha sminuzzato i mobili di lei, che all’improvviso si è innamorata di un’altra donna. Un pupazzo di Snoopy regalato da lui per i 17 anni di lei, lasciata perché lui non l’aveva mai amata dopo 30 anni e 3 figli.
Sono ciò che resta di alcune relazioni, ricordi consegnati al Museum of Broken Relationship di Zagabria.
Ci accomuna tutti la stessa sfiga. A Zagabria tra i ricordi del Museo delle Relazioni Interrotte
Anelli, phon, abiti, dread e persino croste della pelle, ricordi di vecchie ferite, sono solo alcune delle cose che segnano la fine e che potete trovare al Museo delle Relazioni Interrotte di Zagabria.
Fondato nel 2006 dalla produttrice cinematografica Olinka Vištica e dallo scultore Dražen Grubišić, all’inizio contava solo gli oggetti ricordo della loro storia d’amore e di quelle dei loro amici a cui i due avevano chiesto aiuto. Oggi il museo ospita le storie di persone provenienti da ogni parte del mondo e ha aperto una sede anche a Los Angeles.
Lo scopo che ha mosso Vištica e Grubišić è stato quello di
creare uno spazio di “memoria sicura” o “ricordo protetto”, al fine di preservare il patrimonio materiale e immateriale dei rapporti interrotti.
È bello che qualcuno sia riuscito a fermare la memoria di ciò che è stato. Perché nella vita tendiamo sempre a cancellare e ad andare avanti. Come non esistesse un prima. E invece il prima esiste e alle volte non è bello e nemmeno edificante ma c’è. E serve. A ricordarci chi siamo stati e chi siamo diventati e a ricordare agli altri che non sono soli perché siamo un po’ tutti accumunati dalle stesse sfighe, soprattutto quelle in amore.
Fatevelo un giro al Museo delle Relazioni Interrotte, merita. E, se volete, consegnategli i vostri ricordi. Potete contribuire donando un vostro oggetto (qui) o condividendo la vostra storia (qui).
Immagini di Nataša Njegovanović, Ana Opalić, Mare Milin.
Courtesy @brokenship.com
Autore

biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.