
Culture. Eat it
7 Ottobre 2014
Il mare. Il luogo dove l’occhio si perde, fatto di orizzonti che sembrano infiniti, di distanze che sembrano incolmabili, di mondi inesplorati. Con lui, il cielo, il cielo che solo il mare sa toccare. Tra di loro l’universo popoloso e ignoto dell’abisso marino. Vicino a noi, ma al contempo nascosto, invisibile. Questo è ciò che accade nella realtà. Ma se i mondi si sovvertissero? Cosa accadrebbe se le creature marine iniziassero a popolare il cielo?
Quello che accadrebbe ce lo spiegano ( più che spiegarcelo ce lo fanno direttamente vedere) Giulia Pex e Luca Broglia con il loro progetto Oceanographies. Lei illustratrice, lui fotografo. I loro mondi così diversi e apparentemente lontani si sono incontrati per darne vita a uno nuovo. Una fusione che ha fatto nascere immagini senza tempo, dove fotografie di splendidi paesaggi marini si popolano, nei loro cieli, delle più svariate creature dell’abisso. Creature che trasposte al di là del loro habitat naturale, si liberano dell’oscurità per emergere sotto una nuova luce. Sullo sfondo, la piccola presenza dell’uomo tende fili sospesi che tracciano, come correnti oceaniche, traiettorie, appigli, legami, possibili vie per riemergere.
Un mondo nuovo, che colpisce per la sua originalità e la sua bellezza. Le splendide fotografie dagli intensi contrasti e dai sapienti giochi di luci e ombre di Luca Broglia, si integrano perfettamente con le illustrazioni di Giulia Pex. Sono così evocative che sembrano disegnate. L’effetto è quello di un ritratto su un ritratto. Tutto combacia alla perfezione, tutto è magnificamente integrato, ogni singola linea, ogni singola sfumatura. Tutto è splendidamente nuovo ma allo stesso tempo naturale e familiare.
www.behance.net/giuliapex
www.behance.net/lucabroglia
Image courtesy Giulia Pex.
Autore

biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.