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2 Giugno 2020

#telamostro

Ritratto di Madame P.

di Ramona Lucarelli

Si racconta che Gabriele D’Annunzio le abbia dedicato diverse poesie per riconquistarla dopo averla cacciata di casa in malo modo. Come molti, anche il Vate, aveva subito il fascino della regina dell’Art Decò: Tamara de Lempicka.

C’è una donna che all’inizio del ‘900 si guadagna il proprio posto nel mondo dell’arte, il suo nome è Tamara de Lempicka. La baronessa pittrice nasce a Varsavia nel 1898. Sposa giovanissima l’avvocato Tadeusz Lempicki seminando la spietata concorrenza di belle donne al suo seguito; presto però il suo stile di vita libero e disinibito li allontana lasciando sola Tamara nella Parigi des annees folles.

I suoi soggetti occupano prepotentemente lo spazio della tela. La gamma cromatica è ridotta, due o tre colori al massimo, le ombre sono decise e le figure aderiscono alla moda dell’epoca.

Molte sono donne, algide, sensuali, eleganti. Le donne dell’universo artistico di Tamara de Lempicka con il loro sguardo distratto e malinconico appaiono irraggiungibili ma traducono perfettamente un linguaggio figurativo nuovo che anticiperà la fotografia di moda e la pubblicità.

Tamara dipinge ascoltando Wagner. La modella qui altro non è che Ira Perrot, sua musa e amante, avvolta in un abito bianco come le calle che stringe sul fianco, mentre un drappo rosso come le sue labbra la sfiora leggero.

Il riferimento figurativo va alle donne del Pontormo, che la pittrice aveva potuto ammirare nella cappella Capponi nella chiesa di Santa Felicita a Firenze.

Tamara dipinge donne come sculture esprimendo una femminilità che non teme di essere seducente.

Il Ritratto di Madame P. (1930) è parte di una collezione privata.

Photos: Sara Cartelli

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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