Home > menù degustazione > Si stava meglio quando si stava Myspace

lo specchio

Culture. Eat it

2 Novembre 2022

menù degustazione

Si stava meglio quando si stava Myspace

di Sara Cartelli

Lo specchio non c’è più. È entrato in un arnese di 7 x 15 centimetri detto anche cellulare, che mima chi cerchiamo di essere, chi vorremmo essere, come vorremmo esserlo e dove. Anche se il dove non è più importante da quando c’è Pinterest.

Dentro lo specchio si sta come in un perenne e tragico fine delle ferie, ovvero incazzati.

L’educazione poi. Mi scusi che ha detto? Parola eliminata dal vocabolario.

Però dobbiamo ammetterlo, siamo creativi. Abbiamo tirato fuori dal vocabolario nuove parole per insultarci, come buonista.
Riuscite a immaginarla applicata alla vita reale? Se non ci riuscite vi dò una mano io.
Stai aiutando un’anziana signora ad attraversare la strada e al lato opposto fermo, immobile, c’è un omone di due metri che a un tratto inizia a urlarti contro: “buonista, ecco la solita buonista! Poi magari tua nonna non vai neanche a trovarla!”.

Funziona che se sei una brava persona in qualche modo devi essere stronza, sennò nessuno se ne capacita.

Come diavolo ci siamo finiti qui?
Come siamo passati dai trilli di MSN Messenger a questo?
Come abbiamo potuto preferire Facebook a Myspace, un posto in cui serviva solo la miglior musica che conoscevamo per rimorchiare?

Era semplice e lineare. Mettevi Jeff Buckley nella barra a destra e addio casi umani. Anche perché diciamolo, quelli che fingevano di avere i tuoi stessi gusti musicali li beccavi subito. La musica era il perfetto anti-zanzare.

È andata a finire che devi fare un balletto su una canzone orrenda sperando che lo veda quello che ti piace. Sperando, perché anche l’algoritmo burlone ci mette lo zampino. Che fatica signora mia!

Ma anche se non devi rimorchiare è tutto faticoso.
E quando la fatica inizia a essere estenuante anche la motivazione sparisce.

Dove sei finito Tom amico di tutti?
Forse questa è la punizione divina per averti abbandonato.
Per farci sentire sulle spalle il peso dell’anzianità e dire “si stava meglio quando si stava Myspace”.

 

Tutto questo pippardone nostalgico è per dirvi che questo mese il tema è lo specchio.
Cosa rappresenta per voi e cosa vedete al suo interno?
Se vi va vi aspettiamo all’hashtag #oltreilriflesso, ovunque voi vi troviate.

Photos: Sara Cartelli

SPREAD THE CULTURE

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo subito!

Autore

Sara Cartelli

Cogito Ergo Sum

email me

follow me

Sara Cartelli

biografia:

Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

NEWSLETTER

Join the eat culture

La cultura da mangiare che
non teme la prova costume.

Entra a far parte
della nostra famiglia!