Culture. Eat it
24 Giugno 2014
L’uomo e la magnificenza della natura. La terra in cui viviamo, che calpestiamo, in cui dormiamo, e di cui, ogni tanto ci dimentichiamo. A far rivivere il nostro rapporto di simbiosi con la madre terra ci ha pensato Stefano Broli – fotografo, picture editor, retoucher e regista video – con il suo progetto “Some day, some morning, sometimes”. Orizzonti sconfinati, cieli maestosi, paesaggi incontaminati si svelano ai nostri occhi grazie alle sue fotografie. Si riesce ad assaporarli uno ad uno, a sentire il mormorio del vento, l’infrangersi delle onde e il fruscio delle foglie che cadono. Ma soprattutto si prova un’estrema sensazione di pace, anche interiore.
Semplice, immediato, ed estremamente comunicativo “Some day, some morning sometimes” è riuscito a trovare spazio al Salon Art Shopping 2014 presso il Carrousel du Louvre a Parigi. Apprezzato da collezionisti e appassionati, ad oggi vanta un numero elevato di opere esposte a livello internazionale.
Un risultato che non meraviglia, perché queste immagini ti colpiscono dritto al cuore, ti entrano dentro, riescono a farti riflettere. Vedi l’uomo così piccolo, così solo di fronte a tanta bellezza e capisci che, anche se in molti credono di esserlo, l’essere umano non è il padrone della terra. In bianco e nero o a colori le fotografie di Stefano Broli raccontano una quotidianità fatta di piccole cose e di piccoli gesti. E ci insegnano ad osservarla, ma soprattutto… ad imparare ad apprezzarla.
Autore
biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.