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Progetto Sorellanza The Eat Culture per Ti do La mia parola

Culture. Eat it

7 Maggio 2020

arte

Ti do la mia parola. Una mostra virtuale per riflettere sulla contemporaneità.

di Sara Cartelli

Una finestra aperta sulla contemporaneità e le sue dinamiche. Un luogo di dialogo che invita a riflettere sugli elementi e le tematiche che caratterizzano il decennio presente. È questo e molto altro Ti do la mia parola, l’esibizione virtuale ideata e progettata da Butik Collective, collettivo curatoriale e di ricerca nato nel 2016 e già attivissimo nella valorizzazione dell’arte contemporanea attraverso strumenti che stimolano i rapporti di confronto e contaminazione.

Alice Belfiore, Alice Cerigioni ed Eva Basso, fondatrici e ideatrici del progetto, hanno scelto di chiamare a raccolta artisti e professionisti provenienti da ambiti disciplinari differenti per interpretare 13 parole chiave, 13 questioni “urgenti” che definiscono e caratterizzano il nostro tempo.

Abitare / Algoritmi / Alterità / Artificio / Attraversare / Doppio / Introspezione / Invisibile / Radici / Rovine / Rumore / Sorellanza / Visione – Parole per descrivere il presente

Animazioni, progetti fotografici e videografici, installazioni, racconti, riflessioni, poesie. Dentro a Ti do la mia parola le forme d’arte si attraversano, confondono e abbracciano per restituirci nuovi punti di vista, nuovi modi di immaginare, nuovi pensieri e visioni. Un’opportunità per guardare lontano e scavare dentro ai sentimenti e alle paure che affliggono in particolare questo momento, perché nonostante il progetto sia nato prima del lockdown, molti contribuiti sono stati realizzati ed ideati durante la quarantena.

Come il nostro. Sorellanza (nelle foto ne trovate un piccolo estratto) è la parola che abbiamo scelto di indagare per cercare di scardinare antiche retoriche che ci vogliono perennemente in competizione e per dimostrare la forza di questo legame che può esistere sia in assenza che in presenza.

Un racconto grafico e in immagini – scattate nell’estate 2019 – che unisce due punti di vista, quello di una sorella maggiore (Kristel) e quello di chi una sorella non ce l’ha (Ramona). I testi sono stati scritti senza alcun tipo di contaminazione fra le due, l’unico riferimento che avevano entrambe erano le immagini. Il risultato? Lo trovate nella sua totalità qui.

Ti do la mia parola non è solo il nostro contributo, è molto di più, come dicevo prima è un’opportunità. E io vi invito a coglierla. Un’opportunità che è destinata a non esaurirsi, perché l’idea di Butik Collective è quella di creare dei momenti di confronto fra i vari autori costruendo dei dialoghi tematici intorno alle parole che caratterizzano il progetto. Noi speriamo di potervene parlare ancora, ma per il momento, e non è poco, godetevi l’arte.

Progetto Sorellanza The Eat Culture per Ti do La mia parola

Progetto Sorellanza The Eat Culture per Ti do La mia parola

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Autore

Sara Cartelli

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Sara Cartelli

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Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.

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