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Il libro: Un dolore così dolce di David Nicholls

Culture. Eat it

28 Ottobre 2019

il libro sul comodino

Storia di un primo amore: Un dolore così dolce

di Ramona Lucarelli

“Buona notte, buona notte: separarci è Un dolore così dolce”.

Quando nel titolo di un libro ci trovi Shakespeare con la sua tragedia più grande, Romeo e Giulietta, e a scriverlo è l’autore di uno dei tuoi romanzi preferiti le aspettative non sono alte, diventano altissime.

Allora finisci per comprare quel libro il giorno stesso della sua uscita perché quello che desideri non è altro che immergerti di nuovo tra le sue parole come quella prima volta, quella di Emma e Dexter protagonisti di Un giorno.

Il libro: Un dolore così dolce di David Nicholls

Le parole compiono la loro magia perché la scrittura di David Nicholls è bella quando cerca e trova parole in grado di raccontare il primo amore, quello che sboccia tra Charlie Lewis e Frances Fisher.

A volte ci penso, sai. Penso a come mi sentivo, e non voglio fare la sentimentale o roba del genere, ma per me il primo amore è come una canzone, una stupida canzoncina, la senti e pensi, non voglio sentire più nient’altro, qui c’è già tutto, questa è la melodia più bella che sia mai stata scritta. Poi cresci e non lo metti più quel disco, ora sei più tosta, e smaliziata, e hai gusti più raffinati… Ma quando la senti per radio, be’, è ancora una bella canzone.

Di cinquecentesca c’è la shakespeariana cornice teatrale ma il passato del quale Nicholls racconta il primo amore è quello degli anni ’90 e della loro musica: “la musica è come un diario, ti racconta quello che stavi facendo in un particolare momento di un giorno o di un’epoca, in modo immediato: ti dà subito l’atmosfera, la sensazione che vuoi trasmettere”.

È l’estate del 1997 e, caro lettore, dalla prima pagina aspetterai quel fatidico incontro, quel caldo pomeriggio nel quale Fran scopre Charlie addormentato all’ombra di un albero con una copia di Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut.

La loro conoscenza si farà spazio nella Cooperativa del Bardo, la compagnia teatrale della quale Fran fa parte: stanno per mettere in scena Romeo e Giulietta ma il gruppo teatrale non è al completo, così c’è spazio anche per Charlie e Charlie accetta.

E accetta perché l’unica vera intenzione è di conoscere meglio Fran. Grazie a quel copione Charlie passeggia con lei e nello scorrere del tempo cresce un sentimento.

Ma le storie d’amore sono noiose. L’amore è una cosa normale solo per chi non lo vive, e il primo amore è spesso goffo e ghiandolare. Shakespeare doveva saperlo: prendete il testo della storia d’amore più famosa del mondo e provate a stringere fra pollice e indice le pagine dove gli innamorati sono davvero felici, non il crescendo che precede l’amore o il conflitto che ne consegue, il lasso di tempo in cui l’amore è condiviso e sereno. Si tratta di una manciata di pagine, il breve interludio fra anelito e disperazione.

Con il suo ultimo romanzo Nicholls ricorda a tutti come è stato innamorarsi per la prima volta.

Non solo, aggiungerei, perché l’autore cerca anche di raccontare come è ricordare quel primo amore a distanza di tempo, quando tra quel te e il tuo nuovo io c’è una distanza sufficiente per sorridere, imbarazzarsi, trovarsi stupidi e ridicoli ma anche appassionati.

Potrei dirvi che Charlie sta trascorrendo l’estate dei suoi sedici anni lavorando alla cassa di un distributore di benzina senza grandi sogni o desideri da realizzare; che i suoi genitori hanno divorziato e che lui, rimasto a vivere con il padre depresso, cerca il modo di trascorrere il maggior tempo possibile fuori di casa.

E potrei anche dirvi che Fran è bella, sveglia, corteggiata e che tra tanti viene colpita da Charlie, anonimo e dimenticabile, “né felice, né indaffarato”.

Si capisce che non mi ha convinta? Allora, perché parlarvene?

Perché ciò che non ha convinto me può catturare qualcun altro, che magari i sedici anni li ha lasciati da poco.

Perché forse attraverso queste parole correrete a leggere Un giorno che è e rimarrà per me il libro indimenticabile di Nicholls (ve ne ho parlato qui).

E, chissà, magari dopo vorrete leggere anche Persone Normali (del quale racconto qui) perché possiate capire ciò che mi è mancato tra le righe di questa storia.

Il segreto è essere curiosi.

Non ho letto il precedente romanzo di Nicholls Noi perché non ero pronta al racconto dell’amarezza di un amore adulto ma ho scelto Un dolore così dolce perché credo nelle prime volte, che quasi sempre cambiano la vita, e nella bellezza delle parole che le raccontano.

Il libro Un dolore così dolce di David Nicholls

Recensione libro Un dolore così dolce di David Nicholls

Tempo di Lettura

una settimana nella Cooperativa del Bardo

Photos: Sara Cartelli

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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