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ristorante la veranda Roma

Culture. Eat it

23 Marzo 2017

mangia, viaggia, ridi

Un viaggio nella Roma di Sorrentino: il ristorante la Veranda

di The Rolling Forks

In un passato nemmeno troppo lontano Roma è stata meta di viaggi frequenti.  Da italiana, Roma la conoscevo davvero poco…  C’è qualcosa nell’aria di questa città, per tanti versi perennemente immobile, che la rende incredibilmente viva.

E’ chiassosa, rumorosa ed I romani sono sagaci, divertenti e irriverenti, fanno uso di parole che suonerebbero storpie in bocca a chiunque altro (non romano) e sanno creare un’atmosfera calorosa – a tratti un po’ strafottente – che ti trascina nelle viscere delle città.

A me la città eterna ricorda tanto una donna matura e sensuale, le basta un guizzo e si risveglia, ti sbatte addosso la bellezza sfacciata e noncurante di chi è certo di non avere eguali altrove nel mondo.

C’è un luogo che più di tutti mi ha colpito: si chiama ristorante la Veranda (Borgo Santo Spirito, 73), ed è proprio accanto al Vaticano (situato all’interno dell’ala sinistra dello storico Palazzo della Rovere), circondato da un giardino pensile che lo nasconde dagli occhi dei più.

Entri e già ti senti parte di un film, Jude Law nelle vesti di The Young Pope potrebbe essere seduto al tavolo accanto al tuo e Jep Gambardella era sicuramente adagiato mollemente su una di quelle sedie qualche anno fa: la veranda è sicuramente un luogo di fascino Sorrentiano.

La magia del locale è completata dagli affreschi che decorano l’imponente sala interna (risalente al 1490), e occupante una Loggia le cui grandi finestre affacciano sul giardino.

Tutto è avvolto un’aurea di sacralità quasi mistica, un’atmosfera che è difficilmente ricreabile in qualsiasi altro ristorante già visitato.

Il menù è ricco, vario e ben curato. Dal brunch domenicale (in stile Americano) ad una raffinata cena, è sicuramente il luogo ideale per stupire.

Degna di nota la lista vini dove si scovano delle chicche imperdibili. Si spazia ecletticamente dalla Valle d’Aosta alla Sicilia ed anche il palato più difficile ne uscirà entusiasmato. Ad accompagnare la nostra abbondante colazione composta di pollo al limone con riso basmati, uova strapazzate e gratin di patate e finocchi,  un vino che non ha bisogno di presentazioni: Verdicchio di Matelica Cru La Monacesca 2010. Questo bianco importante, ricco, e profondo, con  note agrumate e di mandorle tostate ha accompagnato maestralmente le nostre chiacchiere domenicali.

Tra una visita ai Musei Vaticani e Castel Sant’Angelo questo è sicuramente un luogo da non perdere! Piazza Navona non è lontana e la tappa al caffè della Pace (Via della pace, 3/7) è assolutamente obbligata per un espresso  immersi nella Grande Bellezza di Roma.

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Image courtesy La Veranda.
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biografia:

Avvocato e brand manager. Amiche e sorelle. Marito e moglie, o forse moglie e moglie. Entrambe condividono le stesse passioni: il cibo, il vino (tanto), i viaggi. Rocambolesche, simpatiche, matte, affette da sindrome di wanderlust. Parigi le ha unite, ora amano perdersi nel mondo e ridere. Per Federica il motto è: “chi più in alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna” (W. Bonatti) Per Margherita il motto è: “il mio unico limite: il cielo”.

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