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30 Giugno 2015

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VIVI UNA VITA ASSURDA MA NON LO SAI

di Sara Cartelli

Ore 7:00 del mattino, la sveglia suona. Apri gli occhi. Oggi come ieri, ieri come oggi, domani si spera. Caffè e Facebook. Si conciliano bene assieme. Sono le 7:20 e ti imbatti nel primo tipo da social network, colui che è capace di raccontare al mondo anche il numero di volte in cui va in bagno. Sai tutto di lui: con chi è fidanzato, dove ha cenato la sera prima, cosa ha cenato la sera prima, dove è andato in vacanza e con chi. È talmente sovraesposto che, praticamente, è uno stalker di sé stesso, solo che non lo sa. Prima assurdità della giornata.
Sono le 11:00, sei in ufficio. Il tuo capo ha la luna storta e inizia a tirare giù tutti i santi del mondo, per un’inezia. Lavori per quattro soldi, devi svolgere al meglio le tue mansioni e fare da badante ad uno psicopatico. Seconda assurdità della giornata.

Stop. Ore 13:00, pausa pranzo, decidi di andare in palestra. Inizi a girare in tondo, come un criceto dentro alla ruota, per cercare il parcheggio possibilmente più vicino alla porta d’entrata. E sì che stai andando in palestra, ma camminare, anche no. Terza assurdità della giornata.
Ore 16:00, è l’ora di un’altra pausa, ti alzi dalla scrivania e ti dirigi verso la macchinetta del caffè. Riapri Facebook e ti imbatti nella seconda tipologia di essere umano da social network: il cinico/sarcastico. Quello che non segue le masse, quello che ha sempre una frase ad effetto da estrarre dal cilindro, quello laureato in tuttologia. Il suo è un cinismo da sagra condito con una buona dose di sarcasmo. Non accetta il contraddittorio, le sue boutade raccolgono centinaia di like, è talmente bravo che nessuno si accorge che sotto il velo di sarcasmo si nasconde, in realtà, solo una gran dose di snobismo. Quarta assurdità della giornata.

Ore 19:00, a casa il frigo è vuoto, ma non hai voglia di cucinare. Vai da mamma, lei sicuro ha qualcosa di buono da rifilarti. Mascheri il tutto con la scusa del non aver tempo. Quinta assurdità della giornata.
Ore 19:30, si torna finalmente a casa. Alla radio passano il tormentone che odi talmente tanto da conoscere il testo a memoria. Quello che inizierai a rimpiangere il giorno in cui smetteranno di trasmetterlo per fare posto a una nuova melodia da odiare. Sesta assurdità della giornata.

Ore 22:00 è giunta l’ora di dedicarsi a un buon libro. In realtà il buon libro è al limite del trash, ma ormai ti ha tirato dentro, non puoi fare a meno di leggerlo. Ai tuoi amici non dirai mai di averlo letto per non compromettere la tua reputazione da intellettuale. Settima assurdità della giornata.
Sono le 23:00 e finalmente puoi andare a dormire. Inizi a pensare che la vita era più facile quando eri adolescente, nessun problema, nessun pensiero. In realtà quando eri ragazzo i problemi ti sembravano insormontabili e non vedevi l’ora di diventare adulto. Ottava e ultima assurdità della giornata.

Ho portato le mie amiche nel ben mezzo di alcune piantagioni, vestite di tutto punto, perché volevo fossero assurde, fuori contesto. Poi ho scoperto che non erano del tutto assurde perchè l’assurdità fa parte della vita, solo che la confondiamo con la normalità.

 

valy

Sara

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Autore

Sara Cartelli

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Sara Cartelli

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Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.

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