
Culture. Eat it
26 Maggio 2021
Come ogni anno quando si parla di poesia non posso esimermi dal parlarvi di zine, le riviste autopubblicate e autoprodotte in piccole quantità. Ve ne avevo parlato meglio qui. Questa è la mia nuova selezione ed è pensata per raggiungere più gusti e personalità possibili. Spero raggiunga anche la vostra.
01. Hope is the thing di Obvious State
Una collezione di poesie di Emily Dickinson illustrate, in total black and white, da Evan Robertson. Il totale è di settantadue pagine e la lingua è l’inglese.
02. Antonio Porta – “I Marenghi” n. 4 di Shop del giorno dopo
Una zine tutta italiana, con una poesia inedita di Antonio Porta e un frammento di cartografia di Veronica Azzinari. Una piccola opera d’arte.
03. In Transition di Helloworledge
‘In Transition’ è una zine che nasce dalla collaborazione tra lo scrittore Lawrence Worledge e la fotografa di Greg Hodge. Esplora le emozioni che tendiamo a celare come l’amore, la rabbia e il dolore coniugando immagini e parole. Ogni numero presenta una cartolina da regalare alla persona che preferite o con cui sentite di dover comunicare. La zine è in lingua inglese.
04. Hello, I’m non binary di ohmuuuu
Una zine preziosa che parla con poesia di identità non binarie e transgender. In francese e inglese.
05. Never been reborn di Will Powers Makes
Illustrazioni e parole per gli amanti dell’arte surrealista. Never Been Reborn è la zine perfetta per voi. Una narrazione al contempo di fuga e di scoperta, che vede il protagonista esplorare il mondo esterno in modo sconvolgente e al tempo stesso rivelatorio.
06. Fake Deep Poems From Skincare Ads di localamity
Una raccolta di collage con poesie creati ritagliando le pubblicità di skincare dalle riviste. Un esperimento geniale.
Photos: Sara Cartelli
Autore

biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.