Culture. Eat it
21 Settembre 2015
Cos’è poesia?
Diciamo poesia e affiorano brevi parole in libertà in uno spazio bianco.
Diciamo poesia e vengono in mente Manzoni con “Il cinque maggio” e Carducci con “Pianto antico”.
Diciamo poesia e rimbalzano addosso i ricordi di serate passate a recitare a memoria parole in cantilena.
Diciamo poesia e non viene quasi mai in mente il mare, un sorriso amico, l’abbraccio di uno sconosciuto, la carezza della nonna, il conforto del silenzio, un profumo che racconta, una giornata di sole condivisa, la rabbia di una cocente delusione, l’amore gratuito e incondizionato, l’amarezza per un sogno infranto, il vuoto di chi un sogno non lo ha mai avuto…
E a noi cosa dice la parola poesia?
Se dovessi spiegarla a parole non saprei da dove iniziare.
So però che apparentemente Mario Jimenez non conosce poesia ma la scopre in Beatriz Gonzalez. So che abita in un piccolo villaggio di Isla Negra in Cile e non si sente pescatore. So che Pablo Neruda diventerà il suo faro, colui che saprà dargli occhi nuovi per guardare il mondo e ciò che di esso fa parte: l’andirivieni della marea, la beccata del gabbiano, le ali dei pellicani…
Il poeta farà del dono più prezioso concesso all’uomo – la parola – ciò di cui il postino Mario diventerà ricco: egli saprà fare della vita con le sue piccole cose una metafora; farà tesoro di quella scoperta come solo chi non sa di possedere nulla sa fare, come chi ancora si stupisce dicendo “ma come posso piangere se non sono triste. Se non mi fa male niente.”
Il postino di Neruda di Antonio Skàrmeta è un romanzo poetico.
Ed io con Ardiente Paciencia, titolo originale del libro, continuo a credere alle parole di Neruda: “ho sempre avuto fede nell’uomo. Non ho mai perso la speranza. Così la poesia non avrà cantato invano.”.
Photography: Sara Cartelli.
© Immagini The Eat Culture.
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.