Culture. Eat it
13 Febbraio 2017
Da bambina la mia eroina era Belle, il personaggio Disney.
Era una tipa tosta, bastava a se stessa. Non aveva bisogno infatti di sentirsi amata da uno qualunque, forse perché sapeva cosa significava ricevere un affetto unico e sincero come quello di suo padre, e lei amava la sua famiglia sopra ogni cosa. Era una sognatrice, amava i libri. Si perdeva tra le loro pagine sognando ad occhi aperti un futuro fatto di eroi e cavalieri, amori da favola. Era umana – o meglio – è tra i personaggi inventati quello più simile all’umanità che vorrei per questo mondo.
Oggi continuo ad avere molte cose in comune con Belle ma non è più il mio idolo.
Lo è invece mia madre che nella banale quotidianità ha saputo creare un’esistenza felice dando vita al suo sogno più grande, costruire una famiglia.
Un sogno che oggi ha il sapore della trasgressione.
Non occorre cercare nel mondo della fantasia, pensando che la realtà sia troppo imperfetta, i volti ai quali voler assomigliare. Così la deve pensare anche Chiara Carminati che nel libro Le 7 arti in 7 donne ci racconta storie di donne reali, non mitiche, pioniere del loro tempo.
Spesso noi ne conosciamo solo le maschere: quella della pittrice, della musicista, della scultrice, della cineasta, della ballerina, della poetessa, dell’architetto. Allora rimarrete sorpresi sfogliando le pagine di questo libro, illustrato da Alice Beniero, quando leggerete di famiglie normali, perché è così che stupiti le definiremmo sentendo nomi come Gae Aulenti, Artemisia Gentileschi e Clara Schumann. Pensiamo abbiano avuto necessariamente vite solo spettacolari se la storia l’hanno fatta eppure dietro a quella maschera da very important people si nascondono le esperienze più disparate.
Sapevate che Camille Claudel è stata rinchiusa in manicomio dalla propria madre e dal proprio fratello?
Che Artemisia Gentileschi ha vinto un processo per lo stupro subito da un collega del padre?
O che Josephine Baker si muoveva ballando anche per tenersi caldo tanto era povera la sua famiglia d’origine?
Donne non maschere, persone non personaggi da scoprire in questo libro della letteratura per ragazzi della collana “I magnifici 7”.
Durata della lettura: sette sere, una per ogni donna
Ph. Sara Cartelli
© The Eat Culture
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.